Elik Melikov. La Classique onora il grande repertorio classico

di Beatrice Micalizzi
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Chi è Elik Melikov. Può raccontarci cosa c’è stato prima della compagnia La Classique?

Ormai sono 25 anni che guido in veste di direttore artistico la mia Compagnia La Classique. Prima di questo ho avuto qualche esperienza come ballerino, poi ho studiato disegno artistico presso l’Università delle arti di Mosca, diventando in seguito un designer di scenografie e costumi per produzioni teatrali, incluse quelle dedicate al balletto. La ditta per la quale lavoravo si occupava degli allestimenti per le compagnie più importanti, come il Bolshoi Ballet, il Danish Royal Ballet e il Boston Ballet.

Poi nel 1990 ha fondato La Classique. Con quale spirito ha dato vita alla compagnia e quali sono i caratteri che la contraddistinguono?

Ricordo quegli anni come un periodo di difficoltà per la Russia, un periodo di passaggio politico durante il quale molti hanno lasciato il Paese, altri dismettevano le proprie attività; dopo aver smesso di lavorare come designer teatrale, forte di quell’esperienza, ho dato vita alla compagnia. La Russia è conosciuta in tutto il mondo per la grandezza dei suoi teatri, dal Bolshoi al Mariinsky, perciò ho voluto inserire la compagnia nel solco della tradizione del repertorio classico, celebrandolo nella sua unicità. Ho scelto di portare in scena i balletti esattamente come apparirono nella loro versione originale, attenendomi ai canoni della danza classica di tradizione.

Vicino a lei c’era Nadezdha Pavlova, ci parli di lei.

Nadezdha Pavlova mi ha affiancato nella creazione della compagnia; l’avevo conosciuta anni prima, lavorando con lei assieme ad altri danzatori. Quel legame professionale è stato alla base della nascita de La Classique.

Si può dire che lei abbia puntato sull’estero. Ci parli di questa scelta e di come gestisce le tournée annuali della compagnia.

Il Balletto è riconosciuto dal Dipartimento della Cultura della Città di Mosca, e per questo motivo ci atteniamo agli impegni che vengono stabiliti per la compagnia; durante l’anno abbiamo a disposizione diversi momenti di pausa dalle produzioni russe, durante i quali rispondiamo agli inviti che riceviamo dalle varie fondazioni teatrali. Quest’anno in particolare la tournée, oltre che in Italia, ci porterà in Gran Bretagna e in Australia.

A proposito dell’Italia, da anni ormai porta qui i suoi balletti. Com’è il rapporto con il pubblico italiano?

Da 25 anni porto in Italia la mia compagnia e il pubblico si dimostra fedele e affezionato, ogni volta ci accoglie con entusiasmo; è un pubblico che ama le versioni tradizionali dei balletti e le apprezza sempre con molto interesse.

Cosa pensa della danza in Italia dal suo punto di vista di imprenditore e uomo di teatro?

Tra l’Italia e la Russia si è creato una legame di scambio artistico, ad esempio tra la Scala di Milano e il Bolshoi di Mosca. Si tratta di un legame culturale che ogni anno porta ballerini ed étoiles russi nel vostro paese e viceversa.

Dal 2006 Nadejda Ivanova è la prima ballerina de La Classique. Cosa ci può dire di lei? E in che modo sceglie i suoi danzatori?

Dopo il diploma con lode alla Scuola di Danza dell’Opera di Perm, Nadejda Ivanova ha danzato con il Teatro dell’Opera di Ekaterinburg e con il Balletto Nazionale Russo. Nel corso della sua carriera ha ricevuto prestigiosi ed importanti riconoscimenti e dal 2006 è con noi. È una ballerina dalle grandi qualità, un’étoile affascinante per le sue capacità interpretative. Oltre a lei, in compagnia ci sono danzatori provenienti dalle maggiori scuole di balletto russo, come quelle del Bolshoi e del Mariinsky, ma anche dai teatri di Kiev e Odessa.

Punti fermi della compagnia sono la tradizione e il repertorio. Un grande legame con il passato quindi, ma cosa ci può dire pensando al futuro? 

 

In futuro, la compagnia continuerà a portare in scena il repertorio classico che ha reso famosa la Russia nel mondo; sono molte oggi le compagnie che scelgono di sperimentare nuove formule e di approcciarsi alla danza moderna o contemporanea. Noi rimarremo fedeli allo spirito con il quale è nata la compagnia 25 anni fa, arricchendo e perfezionando il nostro repertorio e migliorando gli allestimenti. Mi piacerebbe creare una galleria che ripercorra tutta la storia della compagnia, tutti i balletti e le produzioni e tutti i teatri che negli anni ci hanno ospitato.

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