Paolo Busti: dopo Amici un talento italiano vola in Germania.

di Francesco Borelli
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Dalla sua terra natia, la Campania, ha ereditato l’impeto, l’energia e il candore dell’anima. Prima il Teatro San Carlo di Napoli, poi il Teatro alla Scala di Milano. Infine il diploma e immediatamente dopo il Lago dei cigni accanto alla Osipova.

Paolo, a neppure 20 anni, il tuo cv è ricchissimo e pieno di belle esperienze.

Credo davvero che i danzatori e gli artisti tutti, abbiano vite che scorrono più velocemente rispetto alle persone “normali”. E io ho amato correre e perseguire i miei sogni. Certo, il distacco dalla mia famiglia cui sono molto legato mi è costato tanto. Ma sono contento dei risultati raggiunti.

Risultati eccellenti che ti hanno portato, dopo l’esperienza col teatro Meneghino, direttamente all’Opera di Nizza.

Sono stati mesi bellissimi. Ho lavorato in qualità di danzatore all’interno del Festival delle operette della città in collaborazione con l’Opera. Coreografie per me nuove, stili più giocosi rispetto al classico ma supportati da tecnica e grande qualità di lavoro. E poi ho fatto incontri che credo mi porterò felicemente dietro per tutta la mia vita.

E poi “Amici”, il talent show di Maria De Filippi in cui hai respirato un’atmosfera ben diversa da quella del teatro.

Amici è stata un’esperienza che mi ha cambiato tanto e in meglio. Improvvisamente ti ritrovi di fronte a una platea infinita fatta da milioni di persone. Il timore di essere giudicato, non solo dai maestri ma da tutto il pubblico, mi ha in qualche modo imposto di essere forte e meno insicuro. I tempi della televisione poi sono molto veloci e differenti da quelli cui ero abituato. La prova di un balletto in teatro ti conduce, tutti i giorni, in sala prove. Continui i tuoi esercizi infinite volte finché gli insiemi e i passi non sono perfetti. In Tv ho dovuto imparare decine di coreografie in pochi giorni. E questo mi ha imposto una maggiore sveltezza nell’apprendimento. E poi, cimentandomi in coreografie jazz o hip hop ho scoperto una qualità di movimento a me estranea.

Amici è un’esperienza che consiglieresti ai ragazzi della tua età?

Assolutamente si. Per me è stato un momento di crescita personale davvero importante e decisamente fuori dal comune. E poi sentirsi amato dalla gente è davvero bello.

Dove ti condurrà la tua danza nel prossimo futuro?

Ho appena firmato un contratto della durata di un anno con il teatro di Schwerin in Germania. Danzerò i grandi balletti del repertorio e nuovi allestimenti. Non vedo l’ora di cominciare e di imparare sempre di più. Voglio essere un ballerino migliore.

Una nuova città, altri colleghi, nuovi balletti in cui esprimere la grande arte che hai avuto in dono. Quasi un’altra vita?

E’proprio cosi. Noi danzatori abbiamo un grande privilegio: possiamo reinventarci tutti i giorni. Un mese può essere totalmente diverso dal precedente. Non ci annoiamo mai. E per questo mi sento immensamente fortunato. Le nostre vite sono in continuo divenire. Per me la danza ha davvero un grande merito: mi fa sentire pienamente felice.

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