È trascorso un lunghissimo mese. E si sa, il passare dei giorni rende più vivi i ricordi, riportando alla mente immagini o persone che, in qualche modo, hanno cambiato il corso della nostra vita. Silvio Oddi non c’è più. Forse danza, adesso, in un mondo migliore. E ha un grande merito: attraverso la sua arte ha reso più bella la nostra realtà, ha permesso di credere ai sogni e acceso la passione in tanti che desideravano essere come lui. Fisico statuario, gambe che toccavano il cielo, tecnica pulita, esecutore preciso, interprete duttile, danzatore carismatico, partner prediletto di una strepitosa Cuccarini. Silvio Oddi era questo e molto di più. Inizia gli studi di danza allo Ials di Roma e, ancora diciassettenne, comincia la sua carriera televisiva a Fantastico, programma storico della Tv Rai degli anni ‘80-‘90. Grazie a Lorella Cuccarini diventa primo ballerino, affiancandola in tanti programmi di grande successo come Buona Domenica, Trenta ore per la vita, La Stangata. Si trasferisce a Londra, poi a Montecarlo. Fonda una sua compagnia e si fa portavoce di una danza di qualità ben lontana dal circo degli ultimi anni fatto di starlette e coreografie vuote finalizzate a stupire l’occhio ma non a rendere omaggio a un’arte sopraffina come la danza. Desiderava questo, Silvio: affrancare il balletto da una banale spettacolarizzazione propria di chi l’arte, probabilmente, non sa neppure che cosa sia. Intanto migliaia di danzatori in erba vedono in lui l’esempio, il modello da imitare, il ballerino che si desidera essere. E si cresce, si studia e si migliora con davanti agli occhi esempi positivi. Eh sì, Silvio è stato questo per tantissimi di noi. Ci ha donato la consapevolezza che senza il sacrificio, lo studio e l’impegno non si arriva da nessuna parte. Un faro in una Tv in cui la popolarità si confonde con la professionalità e propone, ahimè, modelli vacui e frivoli. Poi lo scorso 8 Luglio Silvio ci lascia. Si spengono i riflettori su una vita bella. Ne parlano i social network. Riporta la notizia qualche giornale specializzato. Lo ricordano gli amici, tra cui Lorella Cuccarini, Matilde Brandi, Luca Tommassini, Marco Mengoni. Ma la televisione tace. Quella stessa Tv cui tanto Silvio ha dato e regalato. Forse è vero che l’Italia è un paese che dimentica facilmente, senza memoria. Di certo, Silvio è vivo dentro ognuno di noi. In tutti coloro che amano la danza incondizionatamente e troppo rispetto hanno per l’arte più sublime e bella. Silvio Oddi ci ha lasciati un mese fa…ma Lui, per tutti noi, vivrà per sempre.
è trascorso un mese. Arrivederci Silvio.
Francesco Borelli
Francesco Borelli si forma tra Milano, Roma, Parigi e New York. Personalità ecclettica ha attraversato il mondo della danza in qualità di danzatore prima e insegnante e giornalista poi. Ha lavorato come solista al “Balletto di Milano”, ricoprendo spesso ruoli da primo ballerino. Ha danzato presso il Teatro Regio di Parma, il Teatro Regio di Torino nella “Aida” diretta da William Freadking con le coreografie di Marc Ribaud, Teatro Verdi di Trieste, Balletto del Sud di Fredy Franzutti, Balletto dell’Esperia di Paolo Mohovic, Compagnia di Andrè De La Roche, Compagnia di Mvula Sungani. Ha ballato nei video di Alexia, della Premiata Forneria Marconi e di Malika Ayane. Danzatore durante il “Festival di Sanremo” del 2010 con Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta, ha lavorato in Spagna, in Germania e in Francia nello spettacolo prodotto da Pierre Cardin “Casanova, amori e inganni a Venezia”, con le coreografie di Julien Lesteel. Solista presso la Compagnia “Danza Viva” di Trento, ballerino ne “L’isola dei pappagalli” prodotto dalla Regione Toscana in collaborazione col Teatro Metastasio di Prato. Primo ballerino nel film “Star Fish Tango” diretto dal Premio Oscar Rutger Hauer. Ballerino per il tour di sfilate della Levi’s, è stato coreografo dello spot Benetton del 2011 e ballerino per lo spot Benetton del 2013. Ha danzato negli spot “Fiat 500” e “Mediaset Premium” e in “Tablò” con le coreografie di Jan Jacques Pillet del Cirque du soleil. Ha ballato nelle convention della “Just Italia”, della “Rolex”, per i 40 anni dello Yacht Club Di Porto Cervo ed è stato ballerino e coreografo per la convention di Cartier a Milano. Ha danzato come partner di Luciana Savignano in “Red Passion” e di Maria Grazia Galante in “Faust” e nel “Bolero” con le coreografie di Maurice Bejart. Inoltre ha ballato con Raffaele Paganini e Ruben Celiberti. Dal 2012 al 2015 ha lavorato presso il Teatro dell’Opera di Nizza coma ballerino e assistente del coreografo Serge Manguette. Nel 2016 ha danzato presso il Conservatorio di Lione nella commedia musicale “Un tè per due”. Ha coreografato e diretto lo spettacolo “Una Notte a Broadway” per l’Opera di Nizza, il balletto “Tu che mi hai preso il cor” e “Liones in jazz” per il Teatro coccia di Novara. Ha scritto di balletto per “Tutto Danza” e per il “Giornale della danza”. Attualmente scrive per il “Novara Oggi” e dirige la rivista online “Dance Hall News”, tra le più lette in Italia. Ѐ direttore artistico del “Novara Dance Experience” (che ha visto, fino ad ora, la partecipazione di Carla Fracci, Oriella Dorella, Luciana Savignano, Lorella Cuccarini, Rossella Brescia, Luciano Cannito e Giuseppe Picone) e dell’omonimo evento che ha avuto la sua prima edizione nel mese di giugno del 2018 e che ha coinvolto gran parte del mondo della danza italiano. Dal 2019 il Novara dance Experience si trasformerà in un vero e proprio Festival della durata di quattro giorni. Insegna danza classica e moderna a Novara, Como, Piacenza e a Milano presso l’Accademia dell’étoile Isabel Seabra. Dà stage in Italia e all’estero.