Parlare di danza è sempre poesia! Parlare del linguaggio universale della danza è qualcosa che supera la poesia stessa.
Ancora una volta è Daniele Cipriani a regalarci questa emozione e lo fa durante la serata dedicata al Premio Benois-Massine, al teatro Bolshoi a Mosca, cerimonia in cui lo stesso Cipriani ha insignito del premio in questione la danzatrice spagnola Ana Laguna, musa del coreografo svedese Mats Ek.
I Benois de la danse sono il massimo riconoscimento nel mondo della danza, assegnato a ballerini, coreografi, scenografi e compositori, così da ricalcare la spettacolare concezione che Diaghilev aveva del balletto come fusione di tutte le arti insieme: difatti il premio porta il nome del grande scenografo dei Ballets Russes Alexandre Benois, e la statuetta è una creazione dello scultore Igor Ustinov, discendente della famiglia Benois stessa.
Durante la serata sono stati premiati Svetlana Zacharova come miglior ballerina, Edward Watson come miglior ballerino, Christopher Wheeldon come miglior scenografo e Joby Talbot come miglior compositore. Ma questanno, al Bolshoi, era presente anche lItalia e la città di Positano, poiché il Benois è gemellato con il premio che la cittadina della costiera amalfitana dedica ogni fine estate a Léonide Massine, altro insigne personaggio dei Ballets Russes.
Dal matrimonio dei due Premi è nato il Prix Benois-Massine Moscow-Positano, idea nata dal direttore artistico del Massine Cipriani e che è stata accolta con entusiasmo dagli artefici del Benois, quasi a voler rendere ancor più saldo quel trait dunion che unisce gli artisti russi del balletto e la città di Positano, e ancor di più il balletto italiano e il Bolshoi.
Cipriani, visibilmente commosso ed emozionato, nel suo discorso ha sottolineato come la danza scevra dai rigidi costrutti della lingua parlata sia appunto un linguaggio universale, una sorta di fil rouge in grado di unire, con leleganza e la maestosità tipiche della sua forma, paesi, epoche, artisti e gente comune.