Si è svolta, il 21 giugno scorso, presso il Teatro Vittoria di Torino, la seconda edizione di Solocoreografico, rassegna internazionale per coreografie dassolo.
Questa rassegna, prima e unica in Italia nel suo genere, ha come obiettivo quello di focalizzare lattenzione sulla composizione coreografica per danzatore solista, ancora più particolare quando la figura del danzatore e quella del coreografo coincidono.
La rassegna, organizzata dallAssociazione “The very secret dance society”, con la direzione artistica di Raffaele Irace e il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo, si presenta come un luogo per alimentare il confronto artistico tra coreografo, danzatore, critica e pubblico su questo genere particolare che è la coreografia dassolo.
In questa seconda edizione sono stati dieci i coreografi selezionati fra Italia, Taiwan, Germania e Marocco che hanno presentato le loro creazioni, mentre sei sono state, invece, le coreografie ospiti della rassegna.
La giuria, composta da figure di rilievo nel mondo della danza contemporanea europea, e in particolare da cinque direttori in carica presso compagnie italiane ed estere (Tarek Assam, direttore e coreografo dello Stadttheater Gieße, Germania; Michel Hallet-Eghayan, direttore e coreografo dellomonima Compagnia, Lyon, Francia; Susanna Egri, Presidente della Giuria, direttrice e coreografa della Compagnia EgriBianco Danza, Torino, Italia; Thomas Noone direttore e coreografo dellomonima Compagnia, Barcellona, Spagna; Hans Henning Paar, direttore e coreografo dello Stadttheater Münster, Germania), ha assegnato due premi: Premio Solocoreografico 2015 alla composizione coreografica e Premio Solocoreografico 2015 alla danza.
Il primo è stato attribuito a Hung-Wen Chen (Taiwan), per la coreografia Talk with Coffer, mentre il premio alla danza è stato assegnato ad unitaliana, Federica Loredan, che con il suo “Solo sol eau” esplora il dialogo fra acqua e corpo fisico.
Ulteriori premi sono stati attribuiti in collaborazione con le Compagnie e i Festival partner della manifestazione: per decisione unanime della giuria, che ha ritenuto tutti i lavori molto meritevoli e di livello tecnico ed interpretativo notevole, tutti i danzatori sono stati invitati a presentare, nei prossimi mesi, le loro creazioni a Torino, nellambito della Stagione 2015/2016 della Fondazione Piemonte dal Vivo. Virginia Spallarossa, direttrice artistica del Festival Pillole di Milano, ha inoltre voluto premiare, invitandolo al suo Festival, Giuseppe Muscarello con il solo “Io sono mia madre”.
La qualità dei lavori di questi giovani danzatori e coreografi era piuttosto alta ed interessante: forse un po monocorde la tematica, troppo orientata, in modo talvolta quasi ossessivo, sullintrospezione e, in particolare, sullesplorazione di un senso di malessere esistenziale interiore e angosciante. Non è sicuramente un caso il fatto che la giuria abbia premiato “Solo sol eau”, lunica coreografia che, di fatto, indagava il rapporto fra lio e qualcosa di esterno, distinguendosi così, a livello tematico, dalle altre.
Molto favorevole e positiva è stata anche la risposta del pubblico in sala, purtroppo non così numeroso ma molto interessato, che non ha mai fatto mancare agli interpreti gli applausi e linteresse.
Importante è, come sempre, lattenzione e linteresse per la formazione: questanno la Rassegna ha riservato ai giovani fra i 10 e i 20 anni uno spazio pomeridiano, Solocoreografico TEN > TWENTY, riservato agli allievi delle scuole di danza presenti sul territorio. In questa sezione, oltre ai riconoscimenti per la migliore coreografia e danza, i festival e le compagnie partner hanno assegnato alcune borse di studio professionali per la partecipazione a corsi di formazione presso compagnie italiane o estere.
Crediti fotografici: Rolf K. Wegst