“Letter to a man”. Il mito del balletto Mikhail Baryshnikov incontra il genio di Robert Wilson

di Lia Courrier
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Ha il sentore di uno spettacolo evento, quello che andrà in scena a Milano, in questo settembre in cui l'estate sembra mollemente indugiare.

Il mito vivente della storia del balletto, Mikhail Baryshnikov, incontra il genio rigoroso e intelligente di Robert Wilson, per raccontare l'esistenza tormentata di Vaslav Nijinsky, celebre danzatore e coreografo che ha segnato profondamente l'identità stessa della danza e dell'essere danzante. Letter to a Man, questo è il titolo, si propone di raccontare Nijinsky denudandolo dallo spesso filtro estetico del suo lavoro e della sua leggenda scenica, per concentrarsi sull'uomo, lasciandone emergere la voce più intima e profonda per raccontare la sua storia. L'ispirazione è certamente quella dei diari, che l'artista scrisse nel 1919, poco prima che gli venisse diagnosticata una forma di schizofrenia.

“Io spiegherò Dio a tutti, ma non se ne rideranno. Io parlo di cose che riguardano il mondo intero. Io sono la pace, non la guerra. Io voglio la pace per tutti. Voglio l'amore sul globo terrestre. Il globo terrestre si sta disgregando perché il suo combustibile va spegnendosi. Scalderà ancora ma non tanto, per questo Dio vuole amore prima che il globo terrestre si spenga. La gente non pensa alle stelle, perciò non capisce il mondo. Io penso spesso alle stelle, perciò so chi sono”. Questo scriveva Vaslav Nijinsky, l'ottava meraviglia del mondo, il più grande ballerino di tutti i tempi, l'angelo che litigò con Dio, pagine attraverso cui emerge come malinconico pierrot lunaire, struggente e dolcissimo, colto da momenti tenerezza disarmante, nei quali si racconta con il candore di un infante, ma capace anche di critiche feroci e taglienti come il vetro, o di pensieri irriverenti e carnalmente penetranti che paiono intagliati sulla pelle con la punta di un coltello e non scritti con l'inchiostro sulla pagina bianca di un diario. Questo prezioso testo, su cui Wilson/Baryshnikov hanno lavorato per questa loro seconda collaborazione (dopo The Old Woman), è disponibile in versione integrale solo da tempi recenti, poiché la prima edizione, curata nel 1937 dalla moglie di Nijinsky, Romola, fu da lei decurtata di svariati passi e omesse gran parte delle poesie, nonché radicalmente modificati alcuni concetti. Dopo la sua morte, nel 1979, gli originali manoscritti furono venduti ad un'asta da Sotheby a Londra, e quindi finalmente ripubblicati in tutta la loro potenza e splendore disarmanti.

Letter To a Man, lo spettacolo che Milano attende con grande trepidazione e curiosità, così impregnato di storia, sia per la regia e l'interpretazione che per il protagonista dell'indagine, potrebbe essere una buona occasione per tutti voi di leggere questo libro straordinario, edito da Adelphi, per immergersi nel mondo dai forti contrasti, dominato dall'estasi e dal tormento, dall'amore e dal rancore, che era quello abitato da Nijinsky. Non amo parlare di follia nel caso di questo artista, che ho sempre amato profondamente, per lo stesso motivo per cui non mi piace associare questa parola ai nomi di Antonin Artaud o di Vincent Van Gogh. Certamente non possiedo competenze psichiatriche, motivo per cui preferisco crogiolarmi nell'idea che questi esseri, così straordinariamente sensibili, fossero semplicemente in grado di vedere gli strati più profondi della realtà e dell'anima.

Buona lettura e buono spettacolo a tutti voi, quindi, io me ne starò seduta in poltrona per abbandonarmi totalmente alla magia del teatro. Vi rimando proprio qui, sulle pagine di DHN, per farvi leggere il mio diario di viaggio.

MIKHAIL BARYSHNIKOV E ROBERT WILSON AL TEATRO DELL’ARTE

LETTER TO A MAN

dai Diari di Vaslav Nijinski

Teatro dell’Arte, viale Alemagna, 6 – 20121 Milano

tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94 MM 1 e 2 Cadorna Triennale, BikeMi 33

la sede è accessibile alle persone con disabilità

11 – 20 settembre 2015 da martedì a venerdì ore 20.30, sabato ore 19.30, domenica ore 16

ideato e diretto da Robert Wilson con Mikhail Baryshnikov tratto dai Diari di Vaslav Nijinsky
spettacolo in lingua inglese e russa con sottotitoli in italiano

un progetto di Change Performing Arts e Baryshnikov Productions

produzione esecutiva CRT Milano

commissionato da Spoleto Festival dei 2Mondi, BAM for the 2016 Next Wave Festival, Cal Performances University of California Berkeley,Center for the Art of Performance at UCLA in collaborazione con Teatros del Canal Madrid,Les Ballets de Monte-Carlo/ Monaco Dance Forum

biglietti. € 35,00 / € 32,00 intero, € 32,00 / € 30,00 convenzionati, € 24,50 / € 22,50 / € 17,50

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