“Danzo perché la danza è il mio rituale magico!”

di Vittoria Maggio
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Cari Navigatori, è in arrivo una settimana un po' magica e il Danzaperché di Ilaria ci accompagna perfettamente in questo lunedì!

È la settimana di tensione alla notte del 31 ottobre, quando in tanti balleremo vestiti da streghe, fate, scheletri e mostri, elfi e folletti. Sono creature della fantasia, della mitologia e di  tradizioni che sono entrate anche nei nostri usi e costumi solo da qualche anno  e che ci hanno traghettato a festeggiare non più solamente la parte cristiana di questo periodo, è cioè Ognissanti e la Commemorazione dei Defunti, ma anche la magica notte che precede l'inizio di novembre.

Balleremo infatti in una sorte di danza rituale, rituale che come sappiamo accompagna alcuni momenti della nostra vita sacra e profana.

L’elemento rituale nella danza è legato al significato psicologico del rito che è un legame tra gli uomini in comunicazione con gli dei. I rituali si sono sviluppati nelle culture più arcaiche: rito originariamente significava percorso ed era generalmente costituito da una serie di prove che si riuscivano a superare solo a patto di vincere le proprie paure. Erano sempre prove fisiche e soprattutto interiori.

Compiere un rito significava in origine danzare. La danza in questo contesto è l’azione in cui il corpo ripropone la figura archetipica che sta alla base del rito: come tale ha bisogno di un gruppo che diventa conduttore del rituale magico che nella ripetitività del passo o del movimento trova accesso alla porta del nostro inconscio!

Inconsciamente quindi nei nostri travestimenti della sera del 31 ottobre esorcizzeremo le nostre paure primarie legate alla vita e alla morte e a quello spazio fra di loro a noi sconosciuto.

Così danzeranno anche le mie bimbe ballerine della scuola di danza, che per la lezione di questa settimana mi hanno chiesto la danza delle streghe. Sicuramente le accontenterò e sulla musica dei Carmina Burana “O Fortuna” diventeremo insieme tante piccole streghe ballerine che si divertiranno a più non posso nel loro rituale magico, ripetitivo, forse un po’ ossessivo, sulle note di Carl Orf che nel 1935 musicò i famosi componimenti medioevali!

Con questo magico Danzaperché, sono felice di leggere le vostre email al nostro [email protected]  e come ogni lunedì vi saluto e vi auguro

Buona settimana di danza!

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