Ricca e corposa la Stagione di Balletto che propone il Teatro Comunale di Carpi che, in tempi magri per la cultura, offre una rosa di balletti che accontentano il gusto di un pubblico tradizionalista, ma anche quello di gusto più moderno e di avanguardia.
Martedi 29 Dicembre, appuntamento col più classico tra i classici del repertorio: lo Schiaccianoci di Tchaikowsky con coreografie di Marius Petipa col Ballet of Moscow, giovane compagnia fondata all'inizio del 2001 a Mosca con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico russo e per ricercare nuove forme coreografiche. Il corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalle migliori accademie di danza russe, nonché vincitori di concorsi internazionali di balletto. La compagnia, che si avvale anche di prestigiose collaborazioni con ètoiles provenienti dai migliori teatri stabili russi, propone a Carpi lo Schiaccianoci, fantasioso sogno d'amore natalizio, balletto dalle scenografie incantate dove fiocchi di neve e fiori danzanti incantano grandi e bambini.
Dal classico al contemporaneo, Sabato 30 Gennaio, con Aterballetto, una delle migliori realtà di danza del nostro paese, con la sua capacità di riunire eleganza e stile impeccabile, che propone una serata con tre coreografie: “Nude Anime”, E-Ink” e “Lego”, tre momenti molto diversi tra loro ma uniti dalla profondità dei contenuti. Si parte da“Nude Anime” di Valerio Longo, dipinge l'universo femminile tra amore, dolcezza, intimità e purtroppo anche violenza, per passare a “E-Ink”di Michele Di Stefano, riallestimento di un simpatico passo a due del '99 su musica di Paolo Sinigaglia, per approdare a “Lego”, coreografia, allestimento e costumi di Giuseppe Spota, creazione che parla dell'importanza dei legami, dei ponti, delle strade da seguiore per cercare se stessi: Disegno di una grande mappa interiore col suo incrocio di dedali e strade che portano alla creazione di rapporti casuali o volontarie.
I favolosi Kataklò portano in scena Venerdì 19 Febbraio: “Puzzle”, una creazione Kataklò Athletic Theatre, su idea di Giulia Staccioli, la cui energia alimenta da sempre il lavoro di questa compagnia indipendente che da anni si esibisce con successo in Italia e all'estero. Lo stile dei Kataklò si basa su alta preparazione atletica e notevole tecnica di tutti i danzatori chiamati a mettere in campo una grande versatilità nell'ottica di una spettacolarità sorprendente delle proprie produzioni. In particolare, “Puzzle” è una composizione corale realizzata attraverso l'accostamento di coreografie storiche e opere prime ideate dagli stessi danzatori.
Chiude la stagione, il Balletto di Roma, Venerdì 18 Marzo, con “Il Lago dei Cigni ovvero Il Canto”, liberamente ispirato al balletto Il Lago dei Cigni e all'atto unico di Anton Checov Il Canto del Cigno.
Musiche di Tchaikowsky, coreografia e regia di Fabrizio Monteverde, artista eclettico che ha sempre dimostrato uan spiccata propensione per la rilettura dei classici della danza e della letteratura in chiave moderna. In questo spettacolo, protagonisti sono un gruppo di danzatori ormai anziani, impegnati nel loro ultimo “Lago dei Cigni”, che rileggono il loro passato in uno struggente percorso della memoria in cui arte e vita si riflettono, illudendosi di vincere la battaglia contro l'inesorabilità del tempo ceh scorre.
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