Talenti in mostra. Gli allievi dell’Accademia della Scala conquistano con “Lo Schiaccianoci”

di Beatrice Micalizzi
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Cade la neve e si aprono i regali al Piccolo Teatro Strehler di Milano; ecco la magia del Natale.

Dal 12 al 20 dicembre infatti la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala ha portato in scena la favola natalizia per antonomasia: Lo Schiaccianoci, sulle intramontabili note del maestro Tchaikovsky, nella versione rimaneggiata dal direttore Frédéric Olivieri a partire dall’originale di Lev Ivanov.

Nelle numerose repliche si sono alternati oltre 150 allievi, dimostrando di volta in volta il talento e il valore artistico di cui sono dotati, nonostante la giovane età.

Nella serata di domenica 20 l’ottima prova dell’Accademia ha concluso, tra gli applausi del pubblico, le rappresentazioni in cartellone. Una versione, quella proposta già nel 2011 da Olivieri, che si inserisce nel solco della tradizione del repertorio classico, di cui Lo Schiaccianoci è da sempre uno dei capisaldi.

In apertura, i festeggiamenti per la Vigilia di Natale e i giochi dei bambini riscaldano l’atmosfera prima dello spettacolo di magia inscenato dal misterioso zio Drosselmayer. Protagonisti in questo momento scenico sono i più giovani, i quali dimostrano di possedere doti espressive e attoriali di notevole livello. Tutti gli occhi sono poi per Clara, allieva dalle linee delicate e armoniose, perfetta nella parte.

La storia procede secondo copione; i regali, la bambola Schiaccianoci, le danze di festa, lo scoccare della mezzanotte e l’incanto di Drosselmayer. Qui, la magia ha inizio e Clara, dopo la sconfitta del Re dei topi, viaggia con il suo principe Schiaccianoci nel mondo di zucchero. Di grande effetto il passo a due tra Clara e Schiaccianoci, entrambi sognanti e tecnicamente precisi; di Clara si apprezza la particolare grazia e gioia di movimento. A chiudere il primo atto, una nevicata danzante di delicati fiocchi di neve imbianca il palcoscenico; le allieve si esibiscono in questo passaggio della coreografia di Schiaccianoci dimostrando tecnica e musicalità, oltre alla grande qualità degli insiemi.

Nel secondo atto gli allievi si cimentano nelle celebri danze ispirate ai diversi Paesi. Colpiscono per la grande presenza scenica i tre danzatori esibitisi nella esplosiva danza russa, mentre incantano i protagonisti della danza araba, dove la ballerina accompagnata dal suo partner dà sfoggio della sua sinuosità. Molto apprezzato il passo a tre eseguito da giovanissimi allievi, mentre trionfale il romantico valzer dei fiori dove a danzare erano i più grandi che hanno offerto un’esibizione ricca e di squisita tecnica.

In conclusione come la tradizione vuole, ecco in scena la Fata Confetto e il suo partner nel celebre gran passo a due, tra i più lunghi del repertorio, durante il quale i due allievi regalano un’esibizione di livello che chiude quella che è stata una straordinaria mostra di talento.    

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