Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta: “Il Mantello di pelle di drago” in scena a Londra

di Alessia Borelli
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In una magica conceria, situata sotto una montagna, viene realizzato il mantello di pelle di drago: i lavori vengono seguiti da una regina buona -o è forse una fata?- che, terminato il mantello, lo porta con sé in giro per il mondo, alla ricerca delle anime pure, le uniche in grado di indossarlo senza esserne sopraffatte.

Partendo da antiche fiabe popolari nasce “Il mantello di Pelle di Drago”, una favola in danza ad opera dell’étoile internazionale e già prima ballerina del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo, affiancata da Andrea Volpintesta, anche lui primo ballerino di fama internazionale. I due si sono conosciuti e innamorati danzando e là, dove amore e passioni comuni si fondono, hanno origine le opere migliori.

I due ballerini hanno così deciso di dare vita ad un progetto artistico che ha l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della danza e al teatro, attraverso idee e proposte artistiche nuove, attraverso una danza che racconta, fresca e di attualità. Lo hanno fatto formando  una compagnia, la Jas Art Ballet, gruppo affiatato di giovani ballerini italiani di talento, affiancati dai Primi Ballerini e solisti  del Teatro alla Scala  Antonella Albano e Maurizio Licitra , e da altri artisti di alto profilo.

Il Mantello di Pelle di Drago, che andrà in scena il prossimo 25 Gennaio  al  Palladium Theater di Londra, è una produzione che nasce  dalla collaborazione con l’azienda Lineapelle, sensibile all’arte e con un occhio sempre rivolto alla danza e al balletto.

Le coreografie di Massimiliano Volpini, i ricercati costumi di Erika Carretta, l’uso di videoproiezioni e un coinvolgente  collage  musicale con partiture di Shostakovich, Kachaturian e Bizet, rendono lo spettacolo  di grande effetto e di facile lettura, ricco di magia ed emozioni e, soprattutto fruibile sia dal pubblico più raffinato che dai più giovani.

Caratteristiche imprescindibili della compagnia sono la valorizzazione di questi giovani talenti italiani, sempre accompagnati e supportati da grandi professionisti del settore; l’attenzione al “futuro”, sfruttando al meglio le nuove tecnologie multimediali, senza tuttavia perdere di vista gli elementi naturali da cui trae ispirazione e andando alla riscoperta della tradizione culturale da cui i celebri brani del nostro repertorio musicale prendono spunto; la danza, protagonista indiscussa del progetto, come mezzo di comunicazione del futuro, senza che essa perda mai la sua magnifica essenza.

Un progetto che si pone mete importanti, alti scopi e grandi obiettivi, e che -certamente- apre uno scenario fresco e innovativo ad un mondo, quello della danza, che per troppo tempo è rimasto sordo al richiamo di una realtà in continua evoluzione.

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