Atteso debutto per i danzatori scaligeri, arriva Il lago dei cigni curato da Alexei Ratmansky, in programma dal 30 Giugno al 15 Luglio. La sua Bella addormentata ha portato la Scala a vincere il FEDORA – Van Cleef & Arpels Prize for Ballet e il premio Danza & Danza per la migliore produzione classica del 2015. Ora, il “suo” Lago, già salutato con grande successo all’Opernhaus di Zurigo, con cui la Scala è in coproduzione, e dove il balletto è stato accolto con entusiastiche recensioni, è pronto per il Piermarini.
Ancora una volta Ratmansky ha messo la sua straordinaria capacità artistica al servizio della partitura di Tchaikovsky, recuperando l’immortale coreografia di Petipa e Ivanov per offrire la sua interpretazione di quello che è forse il balletto più amato, simbolo e icona dell’arte tersicorea.
Da un attento lavoro di studio delle notazioni Stepanov, custodite presso la Harvard Theatre Collection, ma anche di altri documenti del tempo, Ratmansky torna sui passi di Petipa e Ivanov al Teatro Mariinskij nel 1895, nel rispetto dello stile e delle intenzioni di Petipa, con uno sguardo rispettoso, sensibile e vivo. Un nuovo ingresso nel repertorio scaligero per una nuova produzione destinata a rimanere: già programmate repliche anche nel corso della nuova stagione, mentre a novembre il Corpo di Ballo della Scala presenterà questa produzione a Parigi, al Palais des Congrès.
Secondo Ratmansky, il mito del “Lago” nasce dalla commistione di più elementi simbolici: il dualismo tra bianco e nero, l’unione di grandi sentimenti e quadri fantastici, fantasie archetipiche e tecnica stupefacente. Un mito reso sublime dalla musica tchaikovskiana, sensibile e profondamente emotiva, una delle prime grandi partiture per balletto, un’opera d’arte sinfonico-drammatica.
Sul podio, a eseguire la prima versione della partitura, più breve e con alcune differenze rispetto alle usuali versioni, lo specialista del repertorio russo Michail Jurowski.
Il lavoro di ricerca condotto da Ratmansky è stato di incredibile ispirazione e gli ha permesso, grazie anche ad altre fonti come recensioni, testi di produzione, descrizioni, memorie dei danzatori, disegni dei costumi, di avvicinarsi all’originale e poter capire e scoprire come fosse la coreografia del primo allestimento, per aderire quanto più possibile all’intento di Petipa.
Altre fonti, come film inglesi o russi hanno contribuito al completamento dell’opera. L’allestimento, firmato da Jérôme Kaplan, ha tenuto conto delle indicazioni sull’ambientazione e gli schizzi delle scene contenuti nelle notazioni. Ed ecco che in scena affiorano dettagli di grande suggestione, umanità, drammaticità e grazia, che permetteranno al pubblico di poter capire la struttura del balletto originale, l’equilibrio tra danza e pantomima, lo sviluppo della vicenda e dei personaggi.
I cigni hanno un aspetto differente dalle consuete messe in scena, con tutù più simili a una gonna. Molti i personaggi maschili nelle scene con i cigni: non solo il principe, ma anche i suoi amici e cacciatori. Quando Siegfried incontra Odette, è presente anche il suo migliore amico Benno e la scena culmina in un pas de trois. Ci sono cigni bambini e cigni neri.
Sul piano coreografico, le scene di insieme emergono nella loro costruzione complessa e molto suggestiva, e, seguendo Petipa, coreograficamente le estensioni sono meno accentuate, ci si concentra sul lavoro dei piedi, l’uso del collo e della espressività del viso.
Nei ruoli di Odette/Odile e di Siegfried si alterneranno Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko (30 giugno, 6, 11, 14 luglio); Vittoria Valerio con Claudio Coviello (4, 7,12 luglio) e Martina Arduino con Nicola Del Freo (13, 15 luglio).
Rothbart sarà Mick Zeni poi Alessandro Grillo e Riccardo Massimi; Benno sarà interpretato da Christrian Fagetti, Marco Agostino e Walter Madau. La Regina sarà interpretata da Caroline Westcombe e Daniela Siegrist; Wolfgang da Andrea Pujatti. Nel passo a tre si alterneranno Virna Toppi, Alessandra Vassallo, Christian Fagetti poi Martina Arduino, Chiara Fiandra, Marco Agostino e Agnese Di Clemente, Daniela Cavalleri, Walter Madau. I quattro piccoli cigni saranno Daniela Cavalleri, in alternanza con Stefania Ballone, Lusymay Di Stefano, Christelle Cennerelli, Agnese Di Clemente, in alternanza con Denise Gazzo; i quattro grandi cigni Francesca Podini, Virna Toppi, Alessandra Vassallo, Maria Celeste Losa, in alternanza con Chiara Fiandra, Gaia Andreanò, Paola Giovenzana; nella danza spagnola Emanuela Montanari, Marta Gerani, Riccardo Massimi, Massimo Garon si alterneranno con Paola Giovenzana, Giulia Lunardi, Edoardo Caporaletti, Emanuele Cazzato, e la coppia ungherese sarà Chiara Fiandra con Alessandro Grillo e poi con Maurizio Licitra; Maria Celeste Losa con Mick Zeni.
Sergey Konaev e il Museo Teatrale di San Pietroburgo hanno fornito i materiali storici ad Alexei Ratmansky, cui il coreografo esprime tutto il suo ringraziamento.
Il Lago dei Cigni
Musiche Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov
Messa in scena e integrazioni coreografiche Alexei Ratmansky
Assistenti coreografo Tatiana Ratmansky e Jean-Fran?ois Boisnon
Direttore Michail Jurowski
Scene e costumi Jérôme Kaplan
Luci Martin Gebhardt
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala
Nuova Produzione Teatro alla Scala
Coproduzione tra Opernhaus Zürich e Teatro alla Scala
Date
Giovedì 30 giugno 2016 – ore 20 – Prima rappresentazione
Lunedì 4 luglio 2016 – ore 20 – Turno P
Mercoledì 6 luglio 2016 – ore 20 – Turno R
Giovedì 7 luglio 2016 – ore 20 – Turno H – Balletto Under30
Lunedì 11 luglio 2016 – ore 20 – Turno O
Martedì 12 luglio 2016 – ore 20 – Fuori abbonamento
Mercoledì 13 luglio 2016 – ore 20 – Turno M
Giovedì 14 luglio 2016 – ore 20 – ScalAperta
Venerdì 15 luglio 2016 – ore 20 – Fuori abbonamento
Prezzi da € 11 a € 150
*Recita ScalAperta prezzi da € 5,5 a € 75