Anna Mastrangelo, tra valzer e balli ottocenteschi – di Egizio Trombetta

di DANCE HALL NEWS
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โ€œScene da un Ballo a Palazzo, danze e arie dโ€™opera dellโ€™800โ€ รจ il nome di un sogno, un viaggio nel tempo che la Compagnia AEM Danza offre a tutti i suoi ospiti. Sonoritร , immagini e emozioni dei balli ottocenteschi di Palazzo. Un viaggio che parte dal Teatro Palazzo Santa Chiara in Roma che conduce gli intervenuti a spaziare con la fantasia, sublimati dalle atmosfere offerte dai valzer corali, dalle mazurche, dalle quadriglie e dalle contraddanze. E poi ancora le arie dโ€™opera cantate e accompagnate dalla magia del violino. Le sorprese di certo non mancanoโ€ฆ รจ da queste sorprese inizia la nostra chiacchierata con Anna Mastrangelo, direttrice della Compagnia AEM Danza.

Signora Mastrangelo, state riservando al vostro pubblico parecchie sorpreseโ€ฆ

Questo spettacolo รจ nato con lโ€™idea di far conoscere maggiormente questo tipo di danze. Lโ€™idea รจ quella di accogliere le persone che vengono a trovarci con le danze e con lโ€™aiuto dellโ€™atmosfera ottocentesca di un salone delle feste. ย Le danze allโ€™epoca rappresentavano la parte principale delle feste insieme ad ospiti, cantanti dโ€™opera e ballerini, anche di danza classica. Era questo che cercavo di mettere nello spettacolo e poter offrire questa ambientazione sia per coloro che giร  conoscono questo tipo di danze, sia per coloro che non le conoscono affatto. Parlo di sorpresa perchรฉ รจ di fatto un qualcosa che non cโ€™รจ in giro come forma di spettacolo. Stiamo provando di farla giungere al pubblico in maniera piacevole cercando di coinvolgere le persone che comunque rimangono sedute, ma non sempre, a scoprire questa diversa modalitร  di stare insieme attraverso il ballo.

Il pubblico viene coinvolto durante lo spettacolo. Spesso gli artisti eseguono le loro performance in platea, fra gli spettatori

Si, lโ€™ho pensato appositamente per ricreare lโ€™atmosfera di un salone. Siamo in un teatro, ma noi vogliamo ricreare lโ€™atmosfera di un salone ottocentesco dove si svolgevano quel tipo di feste. Lโ€™idea รจ quella di avvicinare il pubblico intervenuto attraverso i nostri ballerini, i cantanti e i musicisti per poi farli anche interagire con noi.

E fra lโ€™altro lo spettacolo non inizia nella sala teatro, ma nel foyerโ€ฆ

Il foyer รจ un salone appunto, quindi si inizia in un salone delle feste. Cosa che poi anticamente si faceva perchรฉ i balli si tenevano nei foyer e poi si svolgevano comunque in teatro. Quindi il teatro era vissuto anche per il ballo e non solo per lo spettacolo. Sto cercando di far rivivere questo tipo di esperienza pur non facendo ballare troppo le persone del pubblico ma soprattutto i nostri ballerini.

Successivamente gli spettatori sono accompagnati in promenade in sala teatro lร  dove si dร  il via alle danze. Ma non soloโ€ฆ

Ci sono varie arie dโ€™opera, quelle un poโ€™ piรน conosciute ovviamente che offrono la festositร  del bel canto, alternando tenore e soprano, che cantano insieme o da soli, con le danze, le contraddanze, le quadriglie, i valzer corali proprio per creare questa atmosfera dโ€™insieme.

E poi cโ€™รจ questo stupendo violino che accompagna le contraddanze e i cantanti

Il violino accompagna le contraddanze perchรฉ allโ€™epoca si faceva proprio questo. Molto spesso cโ€™era una piccola orchestra, ma in alcune feste meno importanti ad accompagnare era il solo violino. Il violino veniva utilizzato anche quando si studiava.

E alla fine dello spettacolo cโ€™รจ colpo di scena, si ritorna nel salone esterno, nel foyer

E ma questo รจ il colpo di scena perรฒโ€ฆ โ€“ risponde divertita la Mastrangelo

Ma non รจ un poโ€™ troppo ambizioso pensare di impartire una lezione a persone che non hanno mai praticato questo tipo di danze?

Perchรฉ la mia idea non รจ quella di fare proprio una lezione. Pur dando dei rudimenti di tecnica, lโ€™atmosfera che cerco di creare non รจ quella di una lezione. Cerco di coinvolgere il pubblico a danzare con noi pur non conoscendo queste danze. Non รจ facile. Eโ€™ una cosa che varia da sera a sera, non sono sempre uguali le danze di coinvolgimento, non รจ sempre uguale la modalitร . Eโ€™ proprio questo il bello perchรฉ cerchiamo di creare questa atmosfera in base alle persone che ci sono e come rispondono e quanta voglia hanno di danzare.

Insomma lo spettatore esce dal teatro col sorriso

Si, ero abbastanza sicura di questo quando ho iniziato e per fortuna ne ho la conferma ogni sera. Quando allโ€™inizio invitiamo le persone ad entrare insieme in sala teatro sono in genere un poโ€™ titubanti perchรฉ pensano che le stiamo invitando a ballare. Quando usciamo invece, alla fine dello spettacolo, invitiamo le stesse persone e ballano subito. Per cui, questa magia che ho cercato di creare con lโ€™aiuto di tutti gli artisti, funziona!

Ci racconta il suo percorso professionale?

Le parti salienti sono stati gli studi che ho potuto alternare con bravi maestri, Adriano Vitale, Leda Lojodice, sorella di Giuliana. Questโ€™ultima รจ stata per me molto importante. Eโ€™ una ballerina molto conosciuta, mi ha aiutato molto agli inizi, sia per il mio danzare, sia per il modo del mio insegnare. Da lรฌ ho conosciuto tanti altri maestri come ad esempio Boris Tonin Nikisch. In seguito ho iniziato a fare varie tournee. Le tournee piรน importanti sono state quelle fatte in nord Europa col repertorio classico, Giselle, Lago dei Cigni, nei quali ho fatto parte sia come corpo di ballo sia come solista. Ho potuto vivere lโ€™esperienza di ballare come solista insieme a Nureyev. Fra le altre esperienze ricordo la tournee nella commedia musicale con Domenico Modugno in Sud America. ย Ho voluto da un certo momento in poi della mia carriera accompagnare il classico a stili diversi, pur mantenendo sempre il classico alla base del mio lavoro. Dunque unire il classico con il moderno e contemporaneo, ma anche lโ€™afro, le danze irlandesi fino ovviamente ad arrivare a scoprire le danze storiche ottocentesche. Unendo dunque ciรฒ che รจ il mio bagaglio classico, il mio bagaglio di danza contemporanea e danza moderna arrivando fino alle danze ottocentesche.

Lei collabora per diversi anni con la Compagnia Nazionale di Danza Storica come assistente di Nino Graziano Luca. Un bel giorno decide di percorrere una strada diversa. Ci puรฒ spiegare questa scelta?

Dopo tanti anni di unโ€™esperienza che ho voluto seguire insieme a Nino Graziano Luca, che mi ha introdotto a questo tipo di danze, ho pensato che fosse giusto avere una mia associazione, la AEMDanza, con la quale poter esprimere tutte le mie attivitร , ovvero quella della danza classica, contemporanea e le danze ottocentesche. Ognuno ha un suo bagaglio, un suo modo di vedere come condurre lโ€™attivitร  di insegnamento. Puรฒ succedere che avvenga nel tempo, a un certo punto si desidera di esprimere ciรฒ che รจ piรน vicino a se stessi.

Cโ€™รจ differenza fra il valzer proposto nelle scuole italiane e il valzer insegnato a Vienna?

In effetti il viennese รจ un poโ€™ diverso. Io e i colleghi su Roma, insegniamo un tipo di valzer come lo si ballava un poโ€™ in tutta Europa. Il valzer viennese cosรฌ chiamato, soprattutto ora in epoca moderna, รจ un valzer leggermente diverso, sia come postura, sia come movimenti di passi, perchรฉ ha voluto sviluppare una sua evoluzione. Perรฒ si รจ molto avvicinato a quelli che sono i balli standard. Oppure sono stati i balli standard sono stati influenzati dal valzer viennese. Come lo insegniamo noi il valzer ha una postura piรน lineare e piรน vicina allโ€™immaginario dei vari film di Sissi o il piรน recente Gattopardo che a loro volta mettono in evidenza un tipo di valzer piรน simile a come di fatto lo si ballava nellโ€™ottocento. E ancora, se parliamo di valzer come lo si ballava nellโ€™ottocento la tecnica poteva variare fra i primi ottocento e fine ottocento. Cโ€™รจ stata una variazione di postura di braccia e del corpo e i passi fatti leggermente diversi.

Fra i suoi colleghi (o colleghe) cโ€™รจ chi fa intendere di insegnare proprio il valzer viennese. Mi sembra di capire allora che non bisognerebbe aggettivare in quel modo il valzer praticato dalle nostre parti?

Dipende, puรฒ darsi che chi sostiene di insegnare il valzer viennese lo insegni proprio in quel modo, questo non posso dirlo ioโ€ฆ O comunque molto spesso chiamarlo valzer viennese aiuta a crea questo immaginario, di Vienna, lโ€™Austria e quindi riporta piรน facilmente a far comprendere lโ€™atmosfera di che tipo di valzer รจ.

Nelle scuole italiane si insegna a inserire alcune figure che non appartengono propriamente al valzer. Come nasce questa tendenza?

La coppia che balla da sola il valzer libero, puรฒ inserire delle figure per rendere piรน vario il valzer. I maestri di ballo dellโ€™epoca avendo voluto creare dei valzer corali inserirono queste figure per dare un poโ€™ di coreografia alla coralitร  del valzer.

Chi si avvicina a questo genere di danze?

Ci sono diverse modalitร . Cโ€™รจ chi ama lโ€™ottocento e gli piace di entrare quellโ€™atmosfera allora parte subito con lโ€™idea del costume prima di ballare. Altri invece scoprono la bellezza di queste danze, la loro semplicitร  e allo stesso tempo la loro corpositร . Ma lo scopo piรน importante รจ quello di incontrare altre persone e di socializzare. Soprattutto di socializzare in maniera leggermente diversa da come viene proposto dagli altri stili di danza che prevedono una modalitร  un poโ€™ piรน strattonata. Noi invece proponiamo un modo di porsi lโ€™un lโ€™altro sempre in maniera gentile, cortese. Quindi socializzare attraverso una modalitร  diversa ma anche attraverso scambi culturali e artistici. Molto spesso questo tipo di persone amano un poโ€™ tutte le forme dโ€™arte, la pittura, la letteratura e il ballo, al di lร  dellโ€™epoca di appartenenza. Per il momento questo tipo di danze richiamano questo tipo di persone. Persone giovani e persone piรน grandi. Anche i giovani ci sono, molto meno, ma ci sono e quando scoprono che in loro cโ€™รจ un poโ€™ di romanticismo si divertono tantissimo

Il pensiero diffuso รจ che il valzer sia fuori moda, un modo di danzare per persone anzianeโ€ฆ

Eโ€™ vero, purtroppo cโ€™รจ questo tipo di riscontro. Sento spesso parlare a riguardo delle danze ottocentesche come a un qualcosa di noioso. Non sono assolutamente delle danze dedicate agli anziani perchรฉ sono delle danze che nellโ€™ottocento venivano praticate essenzialmente dai giovani. Faceva parte dellโ€™educazione. Molti giovani si avvicinano anche se spesso hanno paura di essere giudicati come non alla moda. Coloro che vanno oltre questo pregiudizio scoprono un mondo divertentissimo. Ho tantissimi esempi di giovani in questa versione.

Fra lโ€™altro, per ballare il valzer al meglio viene richiesta unโ€™ottima preparazione fisica, no?

Certo, puรฒ essere faticoso. Non tutti possono farlo. Lโ€™anziano lo fa ma in maniera piรน misurata con momenti maggiori di pausa. Il giovane puรฒ farlo girando di continuo in varie modalitร , giro destro, giro sinistro. Sicuramente รจ un tipo di danza che puรฒ essere vicina ai giovani.

Ma cโ€™รจ carenza di uominiโ€ฆ e ci sono dame che pur di ballare si trasformano in cavalieriโ€ฆ

Questo non succede solamente in questo tipo di danza. Il ballo tiene lontano moltissimi uomini nella nostra cultura moderna. Si spaventano forse perchรฉ pensano che la danza possa creargli problemiโ€ฆ Forse solo nel tango attualmente non รจ presente questo tipo di problematica, dove sembra essere diffusa la pratica del โ€œrimorchiareโ€, se cosรฌ si puรฒ direโ€ฆ Nello nostre danze ci sono meno cavalieri e in effetti molte dame โ€œgiocanoโ€ da cavalieri, come dico io.

Dunque ci sono tante dame che stanno aspettando il proprio cavaliereโ€ฆ

Certoโ€ฆ stanno aspettando! E comunque sono delle danze che non richiedono una fisicitร  particolare. Sicuramente un poโ€™ di fiato per il valzer ci vuole, quello si.

Saper ballare il valzer non sembra poter essere sufficiente per partecipare in pienezza ad una festa ottocentesca. Bisogna saper ballare le varie contraddanze, mazurche, polke, quadriglie francesi eccetera. Questo รจ perchรฉ si vuole riprodurre le feste di allora oppure per esigenze di mercato?ย 

Principalmente questo succede per riprodurre lโ€™atmosfera delle feste ottocentesche. Nelle feste di una volta era fondamentale conoscere le contraddanze e le quadriglie, soprattutto a fine settecento e agli inizi dellโ€™ottocento. Il valzer รจ entrato nella societร  successivamente, dopo il 1815, prima era considerato disdicevole. Allo stesso tempo questa tendenza conduce a una varietร  di danze anche molto divertenti. Perchรฉ alla fine, ballare sempre il valzer puรฒ essere stancante. Invece variare e mettere in atto le danze dellโ€™epoca puรฒ anche essere piรน divertente. Quindi imparare le quadriglie, ad esempio, se per certi versi puรฒ essere piรน complicato offre una certa alternanza.

Come dovrebbe essere la coppia ideale nel valzer? Ci sono delle regole di massima?

Le regole di massima ci sono cosรฌ come ci sono nella danza classica. Avendo delle altezze similari รจ chiaro che cโ€™รจ una maggiore possibilitร  nel sentire il movimento reciproco. Eโ€™ forse piรน semplice. Perรฒ secondo me non sono assolutamente necessarie delle regole. Lโ€™importante รจ che le due persone riescano a coordinarsi.

Nelle sue risposte cโ€™รจ sempre in evidenza la sua formazione classica

Sono una ballerina e insegnante di danza classica e questo resta sempre. Anche in questo spettacolo ho cercato di far venir fuori quella che รจ la mia preparazione. Il fatto di aver fatto danzare dei ballerini professionisti e non persone che amano danzare, se pur bravi e preparati, รจ avvenuto per offrire unโ€™altra atmosfera. Fare in modo che anche la danza ottocentesca, che storicamente non era danzata da ballerini, possa invece diventare uno strumento piรน vicino al ballerino professionista. La danza classica cโ€™รจ comunque di base, nei primi ottocento le quadriglie avevano dei passi codificati della danza classica.

Alcuni insegnanti di danza classica a un certo punto della loro carriera si โ€œriciclanoโ€ come insegnanti di danza storiche. Questo perchรฉ avviene? Cโ€™รจ troppa concorrenza nel mondo della classica?

Questo ovviamente dipende di caso in caso. Per me รจ stato uno scoprire unโ€™ulteriore modalitร  di ballare e da lรฌ lโ€™ho aggiunto al mio bagaglio. Questo รจ avvenuto nel mio caso, negli altri casi non saprei dirle. Per alcuni forse si, perรฒ non รจ un processo cosรฌ semplice. Si puรฒ intraprendere questo percorso pur essendo un ballerino classico ma bisogna necessariamente dimenticarsene, altrimenti non rende. I ballerini classici che ballano con me le danze storiche debbono dimenticarsi di essere dei ballerini classici. Nella danza classica cโ€™รจ molta concorrenza, ma รจ soprattutto dovuto al fatto che non cโ€™รจ tanta gente che fa danza. In altri ambiti, cโ€™รจ sempre concorrenza, ma quasi tutti hanno spazio. Nellโ€™ambito della danza classica non cโ€™รจ tantissima gente che la pratica seriamente e dunque cโ€™รจ maggiore concorrenza.

Ho raccolto alcune testimonianze e mi risulta che a volte le insegnanti di danza classica si comportano in maniera non adeguata nei confronti delle proprie allieve. Spesso si instaurano rapporti problematici anche se poi le allieve restano comunque legate alle proprie insegnanti ย 

Rimangono legate allโ€™insegnante perchรฉ comunque stanno insegnando tante cose e nella danza classica ci vuole tanto tempoโ€ฆ Quindi รจ un legame lungo. Io stessa sono rigida su certe cose perรฒ il rapporto con la persona deve essere sempre di rispetto. Se anche una ragazzina non rientra nella fisicitร  ma ci mette tanta volontร  e tanto piacere per me deve essere trattata benissimo, comunque. Ma non perchรฉ รจ una cliente, ma semplicemente perchรฉ รจ una persona che sta entrando in questo mondo e bisogna fargli capire le difficoltร  di questo ambiente. Non bisogna illuderle. Nello stesso tempo bisogna cercare di dargli il piacere di soffrire per la danza. La rigiditร  ci vuole, anche nella scuola privata, delle regole devono essere assolutamente rispettate dallโ€™insegnante prima di tutto e poi dalle ragazze o dalle bambine. Perรฒ sempre con tanto affetto e col sorriso.

Se dunque una unโ€™allieva non ha le misure giuste per far carriera รจ giusto essere chiari con lei per non illuderla?

Bisogna parlarci chiaramente, ma senza essere troppo crudi. Poi certo, dipende dove vuole andare. Se ad esempio una signorina che non ha le physique per la ballerina classica volesse andare a fare lโ€™esame al Kirov รจ necessario essere chiari con lei. Non bisogna illudere, ma bisogna dirglielo in un certo modo. Perchรฉ comunque la persona deve continuare ad amare la danza, non deve odiarla perchรฉ non puรฒ andare oltre. Deve continuare ad amarla ma deve sapere fino a dove puรฒ andare, come puรฒ continuare e se vuole continuare. Eโ€™ necessario consigliarla per il meglio.

Torniamo al suo spettacolo. Ma ci si guadagna a fare uno spettacolo come il vostro?

No, รจ molto complicato. Prima di tutto รจ la passione che ti spinge. Guadagnare nel ballo e nella danza รจ una cosa sempre molto complicata. Ci sono situazioni in cui si puรฒ guadagnare, questo tipo di danze non offrono questo tipo di possibilitร . Il pubblico poi non va a teatro facilmente e soprattutto non va di solito a spettacoli di danza, a meno che non cโ€™รจ il nome famoso.

Lei comunque attende il suo pubblico a Teatro Palazzo Santa Chiara tutti i venerdรฌ e sabato del mese di settembre

Lo aspetto! Fino al 24 settembreโ€ฆ

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