Chiude col botto la “Febbre del sabato sera”: il musical tratto dall’omonimo film cult degli anni 70 dopo il debutto al Teatro Nuovo di Milano inizia una tournée per tutta Italia toccando Bologna, Roma, Torino, Genova, Bergamo, Legnano, Montecatini e Brescia.
In occasione del 40° anniversario dall’uscita del celebre film il regista Claudio Insegno, reduce dal successo anche oltreconfine di “Jersey Boys”, ha dato vita ad un nuovo allestimento di questo juke box musical che, oltre a rivivere i successi disco in voga all’epoca (da “Stayin’ Alive” a “Disco Inferno”) racconta le vicissitudini del giovane e sensuale Tony Manero e della sua voglia di riscatto come i suoi migliori amici.
Le vicende del gruppo di italo-americani della New York in piena rivoluzione musicale vengono dunque affrontate con un’impronta nettamente cinematografica, fedele in parte alla trama originale ma sdrammatizzata per quanto riguarda le tematiche più serie.
I conflitti familiari della famiglia Manero prendono i toni tipici della commedia all’italiana: i siparietti di Gaetano Ingala e Alessandra Sarno (Frank e Flo Manero) rimandano alla tipica situazione domestica di immigrati italoamericani e rimangono indubbiamente impressi nella memoria del pubblico nonostante risultino, a volte, troppo vernacolari.
In questo modo anche la morte di Bobby (Luca Spadaro) e il tentato stupro di Annette (Giada D’Auria) sembrano quasi passare in secondo piano rispetto alla vicenda, perdendo così l’efficacia della storia stessa, che nasce come una pseudo-inchiesta giornalistica di un quotidiano newyorkese sulla vita notturna delle comunità povere metropolitane, in contrapposizione alla vita mondana delle classi agiate di Manhattan.
Trama a parte, il nuovo allestimento di Insegno è innovativo ed originale: il cinema rivive attraverso il musical e lo si vede sin dall’apertura del sipario attraverso le video scenografie su pannelli a led wall realizzate da Francesca Del Cupolo ed Erika Dolci, in cui viene mostrata Manhattan e tutto il suo skyline come se fossero titoli di testa di un film. Finalmente un ottimo incontro fra tecnologia e teatro ma soprattutto un ottimo incontro fra cinema e teatro.
Brillante, giovane e fresco il cast, tra cui spicca il protagonista Tony Manero interpretato da Giuseppe Verzicco. E’ un Tony sensibile che lotta per realizzare i suoi sogni e cambiare la sua vita. Notevole interpretazione anche da parte di Arianna Galletti nel ruolo di Pauline, con una toccante interpretazione di “How Deep is Your Love”.
Conquistano la scena infine Gianluca Sticotti, uno strepitoso dj Monty, e Giovanna D’Angi nel ruolo di Candy che con la sua “Disco Inferno” da standing ovation ha saputo far ballare in platea anche i più pigri.
Una macchina che funziona alla perfezione: dalle brillanti coreografie di Valeriano Longoni, ai costumi di Graziella Pera, passando per il disegno luci di Valerio Tiberi e la scenografia di Roberto e Andrea Comotti.
La “febbre” continua dunque a conquistare consensi e a contagiare ogni singolo spettatore, coniugando una storia cult e una colonna sonora intramontabile con la capacità di innovarsi anche sul palcoscenico.
Crediti fotografici: Roberta Morgana Grandini