La stagione Danza al Carlo Felice di Genova. Tra innovazione e tradizione

di Beatrice Micalizzi
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Come ogni anno, è tempo di nuove stagioni. Quella del Carlo Felice di Genova, vicina all’inaugurazione con West Side Story il 19 Ottobre, quest’anno propone un cartellone Danza tra innovazione e tradizione. Solo due i titoli del balletto scelti, pochi ma buoni è il caso di dire.

Si comincia il 16 dicembre prossimo con la favola natalizia per eccellenza, presentata nella versione di Amedeo Amodio: sarà in scena Lo schiaccianoci, la fiaba dove gli oggetti e le persone della vita diurna abitano anche quella notturna, trasformati all’interno dei sogni, deformati, ingigantiti o rimpiccioliti, spesso riconoscibili solo da pochi dettagli, a volte spaventano e altre fanno ridere per la loro assurdità.

Lo schiaccianoci è il balletto che apre il sipario sul vivace e fantasioso mondo notturno infantile: è il sogno che una bambina, Clara, fa la notte di Natale, trasfigurandone tutti gli elementi, dagli invitati alla festa ai regali. Le gioie, i desideri e le paure dell’infanzia danzano su una musica di perfezione e trasparenza mozartiane, colorata di timbri fatati: raramente Čajkovskij è stato così elegante, raffinato, ironico, inventivo, leggero.
Balletto ambientato a Natale diventato, col tempo, il balletto di Natale, è rinnovato dalle coreografie di Amedeo Amodio e dalla presenza del teatro d’ombre de “L’Asina sull’isola”. Le scene sono di Lele Luzzati, di cui il Teatro Carlo Felice continua a tenere viva la memoria e l’opera, artista che nell’infanzia e nel sogno ha scoperto le radici del proprio inconfondibile stile.

Per il secondo titolo in programma bisognerà attendere giugno 2018, quando l’arrivo dell’estate verrà anticipato dalle calde atmosfere di Don Chisciotte.

Don Chisciotte rappresenta una svolta nella storia del balletto classico: i protagonisti della vicenda non sono più personaggi fiabeschi come nella Bella addormentata o creature sovrannaturali ed eteree come nel Lago dei cigni, ma i popolani di un villaggio. Dopo le fantasticherie che segnano la nascita della danza sulle punte e in tutù di mussola bianca, con Don Chisciotte il balletto ottocentesco torna alla realtà.
Il soggetto è tratto da un episodio della seconda parte del Don Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes, in cui si narra dell’amore tra due giovani del villaggio, Quiteria e Basilio, ostacolato dal padre della ragazza, che vuole darla in sposa al ricco Camacho. E in mezzo a loro, il visionario “cavaliere dalla trista figura” accompagnato dall’inseparabile, e ben più pragmatico, Sancho. Nuova versione coreografica, a partire da quella originale di Marius Petipa, di Vladimir Vasiljev, leggendario ballerino e coreografo russo.

Per informazioni www.carlofelicegenova.it/category/balletto/

Lo schiaccianoci
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Dicembre 2017 16 (15.30 F – 20.30 A), 17 (15.30 C), 19 (15.30 G – 20.30 L), 20 (20.30 B)
Daniele Cipriani Entertainment
Coreografia e regia Amedeo Amodio
Scene e costumi Emanuele Luzzati
Ombre L’Asina sull’isola
Direttore d’Orchestra Alessandro Ferrari

Don Chisciotte
Ludwig Minkus
Giugno 2018 14 (20.30 A), 15 (20.30 B), 16 (15.30 F – 20.30 L), 17 (15.30 C)
Balletto del Teatro Nazionale di Belgrado
Coreografia M. Petipa, A. Gorski, K. Golezovski, V. Vasiljev
Nuova versione della coreografia e regia Vladimir Vasiljev
Scene Boris Maksimović
Costumi Olga Mrđenović

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