Poche opere hanno avuto tanta fortuna quanto la Carmen di Bizet, un capolavoro che ha visto numerose riletture in forme artistiche diverse dalla lirica: cinema, musical, danza.
Il Balletto di Milano presenta una versione ispirata alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Bizet che apre a nuove interpretazioni senza tradire la tradizione ed avvalendosi di una modernizzazione della messa in scena e stile.
Carmen è senza dubbio uno dei personaggi più forti nella storia dell’opera lirica e nell’immaginario collettivo è l’incarnazione della femminilità e della seduzione. Bella e anticonformista, passionale e desiderata, sfida chiunque voglia sottometterla, usando il suo fascino e la sua personalità per ottenere tutto ciò che desidera. Mossa dall’amore per la libertà e l’indipendenza, resterà incondizionatamente fedele a sè stessa anche se consapevole che questo la condurrà alla morte. Carmen è infatti una gitana, una zingara che crede nel destino che ha letto nelle carte, ma non esiterà a sfidare per l’ultima volta Josè, l’uomo che ha piegato a sè stessa, pur sapendo che egli la ucciderà .
E così nella Carmen del Balletto di Milano il “Destino” assume un ruolo determinante, conducendo la vicenda e svelandosi man mano attraverso i simboli delle carte: amore, tradimento, morte. Come tre sono i colori che indossa: bianco per l’amore, rosso per la passione, nero per la morte.
Presenza costante, mette sulla strada della bella Gitana Don José prima ed Escamillo successivamente, le è accanto nel farle seguire il cuore, le svela la Morte imminente in un avvincente faccia faccia sulle note dell’Habanera. Il celebre brano in cui Carmen appariva prima spavalda e seducente, la vede ora abbandonarsi nella braccia di colui che presto la porterà con sé.
Bandito e assassino e poi vittima come nella novella o l’ingenuo soldato dell’opera che perde la testa fino all’autodistruzione? Don José è comunque folgorato da Carmen sin dal primo incontro. Per lei è stato degradato, è diventato disertore, brigante… assassino… Ossessionato dall’idea di perderla non ha esitazioni nell’ucciderla. Come nell’opera, il torero Escamillo e Micaela sono gli altri interpreti principali di un balletto ricco di coreografie coinvolgenti: dagli appassionati pas de deux alle tante e vivaci danze d’assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie realizzate sulle stupende musiche di Georges Bizet, non solo tratte dall’omonima opera, ma anche dalle due Suites e dall’Arlesienne n. 2. Sonorità che enfatizzano la vicenda e il clima d’energia e passione che si ritrova anche nell’allestimento in cui convivono tradizione e modernità .
Alessia Campidori – in alternanza con Angelica Gismondo – è Carmen mentre Alessandro Torrielli impersona il Destino. Don Josè, il torero Escamillo e Micaela, rispettivamente Alessandro Orlando, Federico Mella e Marta Orsi, sono gli altri interpreti principali. Debutto nella propria città per i giovani danzatori catanesi Germano Trovato, che danzerà il ruolo di Escamillo nella recita di venerdì 24 sera, e Ivan Maimone.
Sul podio a dirigere l’Orchestra del Teatro Bellini il direttore musicale del Balletto di Milano M° Gianmario Cavallaro.
Carmen
Teatro Bellini di Catania
dal 21 al 26 novembre
Biglietti: http://ballettodimilano.com/event/carmen-catania-21-261117/2017-11-21/
Musica di George Bizet
Liberamente ispirato all’omonima novella di Prosper Mérimée
Coreografie Agnese Omodei Salè – Federico Veratti
Allestimento scenico a cura di Marco Pesta
Scenografie Sormani – Cardaropoli
Interpreti:
Alessia Campidori Carmen
Alessandro Orlando Don Josè
Alessandro Torrielli Il Destino
Federico Mella Escamillo
Marta Orsi Micaela
Angelica Gismondo Carmen (24/11 Ore 16.30, 25/11)
Germano Trovato Escamillo (24/11, Ore 21)
Crediti fotografici: Carla Moro, Aurelio Dessi