La Lyric Dance Company vola in Svezia per presentare “Caravaggio”  e “Shame” all’Abundance Festival di Karlstad

di DANCE HALL NEWS
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Nuovo appuntamento internazionale per la compagnia di danza fiorentina Lyric Dance Company che, da domani fino al 7 settembre, è stata invitata a partecipare all’edizione 2019 dell’Abundance Festival organizzato dalla Città di Karlstad e dalla Regione del Värmland in Svezia.

E’ un grande appuntamento annuale che si svolge a Karlstad per la sesta volta e che mette in campo una grande kermesse di danza di ogni genere, dalla street dance, al nuovo circo, al dancehall, alle performance, al balletto classico e alla danza contemporanea. Scopo della manifestazione è far conoscere la danza in tutte le sue espressioni e al più ampio pubblico possibile, per questo motivo tutti gli spettacoli sono gratuiti.

Lyric Dance Company sarà l’unica compagnia italiana a partecipare: venerdì  6 settembre proporrà un estratto da “Shame, danza contro la violenza” e sabato 7 un estratto da “Caravaggio, amor vincit omnia”. Entrambe le coreografie sono di Alberto Canestro, fondatore nel 2007 della Lyric Dance Company di cui è anche maitre de ballet, coreografo, regista e costumista. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, infatti, Alberto Canestro porta in ogni aspetto della sua danza, ispirata ai maestri del Neoclassico come Balanchine, la grandezza dell’arte italiana e dell’artigianalità che ha reso grande nel mondo la Toscana e l’Italia.

“Dopo l’esperienza entusiasmante di tornare per il secondo anno consecutivo all’Annual Miami International Ballet Festival ad agosto – spiega Alberto Canestro – questo invito all’Abundance Festival ci riempie di gioia. Nuovamente ci spetta l’onore di tenere alto il nome di Firenze e dell’Italia all’estero, è un compito che ci gratifica enormemente. Sia Caravaggio che Shame, in cui si parla di Frida Kahlo, sono un affresco danzato delle vite di due giganti dell’arte pittorica italiana, mi sono ispirato alle loro vite ma anche ai loro meravigliosi dipinti le cui atmosfere, colori, ombre e luci ho ridisegnato sul palcoscenico grazie alla bravura e alla bellezza dei miei danzatori”.

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