Un altro bel colpo per Aurélie Dupont, Direttore del Corpo di Ballo dell’Opéra de Paris e per Stéphane Lissner, Sovrintendente.
Per il secondo anno consecutivo, al Gala raccolta fondi che inaugura la stagione di Balletto dell’Opéra al Palais Garnier, Chanel ha firmato i costumi per le ballerine. “Tutti i designer sono affascinati dalla danza e dal movimento. Vedere i costumi indossati da una ballerina professionista offre una nuova visione. E’ una scelta intelligente.” ha detto la Dupont.
L’evento di quest’anno, tenutosi venerdì 20 settembre ha avuto come main sponsor Chanel e Rolex e come pubblico una platea di esponenti del mondo del balletto, della moda, delle arti, del cinema, della filantropia e della cultura, riuniti per assistere ai capolavori di cinque coreografi diversi. La moda e l’arte sono state protagoniste già nel foyer dell’Opéra, grazie all’eleganza degli ospiti (bellissima Aurélie Dupont in Chanel) che hanno percorso la scalinata coperta da composizioni di fiori secchi per arrivare, in cima, ad ammirare l’installazione artistica realizzata da Claude Lévêque per il 350° anniversario del Garnier di quest’anno.
Lo spettacolo si è aperto con il tradizionale Défilé du Ballet, una presentazione che raduna sul palcoscenico tutta la compagnia, étoile e primi ballerini più gli allievi della scuola di ballo sulle note de “La Marche des Troyens” di Hector Berlioz.
Il primo pezzo è stato un balletto coreografato nel 1953 da Serge Lifar (di cui Coco Chanel era grande amica), Variations , su musiche di Franz Schubert. Tra le interpreti le étoile Dorothée Gilbert ed Emilie Cozette. I costumi sono stati creati sotto la direzione di Virginie Viard, presente al Gala, Creative Director della Maison dopo Karl Lagerfeld e prima donna a prendere le redini dopo Coco Chanel. La Maison Lemarié, atélier parigino che fabbrica piume dal 1880 e fiori dal 1946, ha realizzato i fiori in tulle di seta impreziositi da perline, applicati su ogni costume (tutù bianchi). Rose, gigli, tulipani, glicini, fiordalisi e viole: un minuzioso lavoro manuale e un disegno studiato per esaltare la grazia dei movimenti delle danzatrici sulle note della musica di Franz Schubert.
La compagnia ha poi eseguito estratti di Trois Préludes di Ben Stevenson, Ciajkovskij Pas de Deux di George Balanchine e Ab [intra] di Rafael Bonachela. A concludere la serata, prima della grande cena accompagnata da champagne Tattinger nei sontuosi Foyer del Palais Garnier, Blake Works I di William Forsythe (presente in sala) su musica di James Blake.
A mezzanotte, per gli invitati è cominciato l’after party con i DJ Agathe Mougin e Wladimir Schall.
La serata ha permesso una raccolta di oltre 1,2 milioni di euro grazie agli sponsor e ai donatori del comitato onorario. I fondi aiuteranno a finanziare le attività del Balletto dell’Opera di Parigi.
Photo Agathe Poupeney