Non Sola(mente) danza: Maurizio Tamellini racconta la sua storia

di Francesco Borelli
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Qualcuno diceva che ogni nuova pubblicazione che racconta e parla di danza sia da salutare con entusiasmo; ebbene il libro di Maurizio Tamellini, che sarà presentato a Segrate il prossimo 10 dicembre, si colloca perfettamente in questo mood.

Non sola (mente) danza” è un viaggio tra i ricordi di un uomo che non ha mai avuto timore di gettarsi nella vita a capo fitto, con dubbi certo, paura a volte, ma con coraggio. Perché la vita va vissuta “se non pericolosamente, di certo intensamente”.

La vita per Maurizio è un cubo in cui noi dobbiamo collocarci, stabilizzandoci o inclinandoci a seconda delle situazioni in cui ci troviamo. Un cubo composto da riquadri colmi di momenti ormai trascorsi, e altri bianchi, vuoti da riempire con ancora tante gioie, esperienze, e si spera pochissimi dolori.

Una copertina celeste, colore preferito dell’autore, un colore armonioso che dona serenità; perché di pace in fondo abbiam bisogno.

Danza, ballerini, coreografi, teatri, tanta bellezza legata ad un’arte spesso maltrattata ma che ha vissuto periodi di immensa grandezza e di cui Maurizio è stato testimone.

Dall’infanzia a Verona e i primi approcci allo studio della danza con la Maestra Loredana Venchi, fino all’Accademia Nazionale di danza e la vita romana. Poi tutto in salita: l’Arena di Verona, Il Teatro Comunale di Firenze, Il Ballet Classique de Paris, Il Ballet National de Marseille e i tanti anni trascorsi al Teatro alla Scala di Milano. I viaggi, le difficoltà, le tournée, gli incontri, gli amici e infine l’amore, quello che ti fa cambiare vita, che ti cambia e ti stravolge, quello che dura per sempre.

Non so se definire il libro di Maurizio Tamellini una vera e propria biografia; le pagine scorrono veloci tra aneddoti e momenti vissuti, ma è l’emozione a essere il filo conduttore del racconto, un’emozione delicata che accarezza i ricordi della persona e dell’artista, memorie di una vita trascorsa e che spesso è motivo di struggente malinconia. Ma si guarda avanti, sempre. E il futuro ci regalerà nuove emozioni da raccontare e nuovi palcoscenici su cui danzare. Seppure trattasi di una danza diversa, quella di una famiglia cui dedicare tutto il proprio amore: una moglie bellissima con cui si è condiviso tanto e una figlia che diventa ragione stessa di vita.

Ripercorrendo le tappe importanti della sua vita Maurizio racconta la storia della danza e le vicende del Teatro alla Scala: i tanti Direttori che si sono susseguiti, i ruoli interpretati, i coreografi che gli hanno donato nuove visioni sulla danza, sui balletti e i personaggi. E poi la ristrutturazione della Scala, il Teatro degli Arcimboldi, un pò di storia che va perduta e altra, nuova, che si scrive.

E ancora i sindacati, quelli che aiutano e quelli che complicano le cose.

La vita di Maurizio però non è stata solo danza. Uomo dal multiforme ingegno e dalle varie abilità si è cimentato nella ristrutturazione e nella pittura, sempre con ottimi risultati. E poi l’insegnamento, la ricerca di nuovi talenti, la direzione artistica del Teatro Vittorio Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana e una serata di inaugurazione che è ancora un ricordo indimenticabile.

Il prossimo 10 dicembre a Segrate, presso il Centro culturale “Giuseppe Verdi”, avrò il grande piacere di presentare il libro di Maurizio. Saranno tanti gli amici che presenzieranno e fra tutti Luciana Savignano, stella della danza e grande amica di Maurizio. Perché in fondo il libro parla anche di questo: di amicizia, di rapporti che durano nel tempo e sfidano, a volte, le incomprensioni. Alcuni si perdono, altri rimangono per sempre.

“La cosa che più mi rende sereno e felice è che ho toccato per diverse volte il cielo.. in tutti i sensi, in amore, cose e affetti”.

Il libro di Maurizio è l’occasione per toccare insieme con lui quel cielo e condividere l’entusiasmo che mai abbandona la persona e che lo accompagnerà, per ancora moltissimo tempo, a toccare quelle stelle che tanto ama.

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