Marco Masciari ha 17 anni. E ce l’ha fatta. Ha vinto il più prestigioso concorso di danza del mondo, il Prix de Lausanne, dal cui palcoscenico spiccano il volo molte delle future étoiles del balletto.
Ieri, 8 febbraio, alle 18, al termine di 6 intense giornate di prove e selezioni, sotto l’attento esame di una giuria d’eccellenza, è stato proclamato vincitore del Prix, coronando così un grande sogno.
Marco è di Catanzaro e la danza lo accompagna dall’età di 7 anni, quando ha iniziato a muovere i primi passi presso la scuola catanzarese Maison d’Art, che in seguito ha lasciato per andare a studiare all’Accademia Princesse Grace di Montecarlo, diretta da Luca Masala.
Marco Masciari è l’unico ballerino italiano fra i 21 finalisti selezionati dalla giuria presieduta, quest’anno, da Frédéric Olivieri, vincitore del concorso nel 1977 e attuale Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Alla Scala di Milano. Il ragazzo ha danzato con grande eleganza la variazione del principe Desiré dal terzo atto de La Bella Addormentata, risultando però molto più convincente nel contemporaneo, nell’interpretazione di Chroma, di Wayne McGregor, che gli ha fruttato anche il riconoscimento per la danza contemporanea.
Seconda classificata la quindicenne statunitense Ava Arbuckle, vincitrice anche del premio Best Young Talent Prize. Al terzo posto il brasiliano João Vitor Santana.
Alle selezioni tramite video di fine ottobre avevano partecipato 377 candidati provenienti da ben 44 Paesi, fra i quali ne sono stati selezionati 76, che insieme agli 8 già prescelti in altre manifestazioni hanno formato il gruppo di giovani danzatori che ha preso parte alla celebre competizione. Soltanto due gli italiani in gara, Nicola Marchionni e Marco Masciari.
Come preannunciato nella scorsa edizione, quest’anno il concorso si è svolto presso il Thêatre de Montreux anziché al Palais de Beaulieu di Losanna, a causa dei lavori di ristrutturazione in corso che hanno reso temporaneamente inagibile quest’ultimo.
A Marco va il nostro più grande in bocca al lupo affinché la sua carriera appena agli esordi gli doni grandi soddisfazioni e possa tenere alta l’eccellenza della danza italiana nel mondo.
Di seguito il link che mostra la variazione di classico e il momento della premiazione https://youtu.be/9j9xIXJrs00
Crediti fotografici: Gregory Batardon e Rodrigo Buas