Come riportato dal quotidiano Leggo, è notizia di ieri che la società di produzione del musical “Mary Poppins” WEC – World Entertainment Company è fallita.
Ricordiamo che lo spettacolo era previsto al Teatro Nazionale di Milano dal 30 gennaio al 15 marzo, ma che per sopraggiunti gravi impedimenti non risolvibili nel breve periodo, la produzione non è stata in grado di andare in scena e quindi tutte le repliche milanesi sono state cancellate.
Dal sito fallimentimodena.com/ si può notare che il tribunale ordinario di Modena fallimentare ha dichiarato in data 3 marzo 2020 il fallimento di Wolrd Entertainment Company S.R.L. e assegna ai creditori e ai terzi che vantano diritti reali e mobiliari su cose in possesso del fallito il termine perentorio di 30 giorni prima dell’adunanza per la presentazione delle domande di insinuazione.
A scendere in campo è il Codacons, che si attiva a tutela degli spettatori coinvolti nella vicenda.
«20mila utenti che avevano acquistato il biglietto rischiano ora di rimanere beffati – spiega l’associazione dei consumatori – Chi infatti si è procurato i ticket presso il portale TicketOne o altri siti di vendita online rischia di non ottenere alcun rimborso, e di perdere i soldi pagati».
Come spesso avviene in questi casi, spiega l’associazione, «si assiste ad un intollerabile rimpallo di responsabilità tra venditori di biglietti e organizzatori dello spettacolo, di cui fanno le spese i consumatori che vedono allontanarsi la possibilità di ottenere il rimborso di quanto pagato».
Il Codacons ha deciso pertanto «di attivarsi per tutelare gli interessi degli spettatori coinvolti nella vicenda». L’associazione – che sta preparando un esposto in Procura per la possibile fattispecie di truffa aggravata – chiederà un incontro agli organizzatori dell’evento (WEC S.r.l.) per capire se, quando e in che modo saranno disposti i rimborsi in favore degli utenti. In caso di mancata risposta, «sarà inevitabile una class action da parte del Codacons contro TicketOne e WEC S.r.l. – spiegano – in tal senso l’associazione invita già da oggi tutti gli utenti che hanno in mano biglietti per il musical “Mary Poppins” ad inviare una mail all’indirizzo [email protected] per fornire la pre-adesione all’eventuale azione collettiva che sarà intrapresa».
In merito alle polemiche relative ai mancati rimborsi per l’annullamento del musical “Mary Poppins” previsto al Teatro Nazionale di Milano dal 30 gennaio al 15 marzo, TicketOne «desidera chiarire che, in qualità di soggetto che agisce in nome e per conto dell’organizzatore WEC Srl, non ha alcuna responsabilità nelle decisioni sui rimborsi per gli spettacoli annullati». Lo afferma la società all’Adnkronos, rispondendo all’annuncio del Codacons di stare «preparando un esposto in Procura per la possibile fattispecie di truffa aggravata».
«Tutti gli incassi dei biglietti effettuati in nome e per conto all’organizzatore WEC Srl – scrive Ticketone – sono stati a suo tempo tempestivamente trasferiti al produttore in quanto di sua pertinenza. Come avviene sempre nei casi di annullamento o rinvio di un evento, TicketOne può emettere i rimborsi solo previa autorizzazione dell’organizzatore e con i fondi messi a disposizione dallo stesso». Al momento, spiegano dalla società, «ogni tentativo intrapreso da TicketOne nei confronti dell’organizzatore per sbloccare i rimborsi e normalizzare la situazione è rimasto senza esito».
Sulla questione si pronuncia anche l’Unione Nazionale Consumatori, che denuncia il sito TicketOne e l’organizzatore dello spettacolo per il mancato rimborso.
«I consumatori che non potranno godere dello spettacolo di Mary Poppins a Milano perché annullato dall’organizzatore WEC, devono essere rimborsati. Non è accettabile il rimpallo di responsabilità tra Ticketone e WEC».
È quanto dichiara Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori annunciando la denuncia all’Autorità Antitrust di TicketOne e World Entertainment Company per non aver rimborsato il prezzo del biglietto dello spettacolo.
«Moltissimi consumatori si sono rivolti ai nostri sportelli denunciando la situazione – afferma Dona – inizialmente TicketOne aveva avvisato gli acquirenti dell’annullamento da parte di WEC, organizzatore dello spettacolo, dichiarando che fosse in attesa dei fondi per procedere ai rimborsi; successivamente il sito di biglietti invitava gli aventi diritto a rivolgersi direttamente all’organizzatore per il rimborso.
Non possono essere le famiglie che hanno speso anche centinaia di euro per più biglietti a pagare per questo indecoroso scarica barile – conclude l’avvocato Dona – d’altra parte è fondamentale chiarire il ruolo delle piattaforme online che non possono cogliere soltanto le opportunità del web, lavandosene le mani nel momento in cui sono chiamate a prendersi le proprie responsabilità».