Irina Pana: “Non basta un virus a spegnere la passione per la danza”

di DANCE HALL NEWS
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La magia della danza, là dove esce e si forma l’anima dell’artista, lontano dalle luci di un palco condiviso magari con tanti bravi compagni di avventura, si trova nelle piccole scuole di danza, dove l’attenzione alla crescita delle future Giselle o dei futuri corsari Conrad è attenta e molto puntuale.

Qui l’insegnante non assume mai il solo ruolo di preparazione fisica per temperare i quadricipiti o i polpacci, ma deve essere guida ispiratrice; infatti, è la costruzione del carattere del ballerino o ballerina la parte più delicata di questo lavoro.

Poi, l’ultimo miglio prima di diventare professionisti di questo mondo lo percorreranno nelle grandi Accademie, dove è indubbio che si apprenda bene l’arte della danza.

Purtroppo, il Covid-19 ha costretto tutte le scuole, inclusa la mia, a sospendere le proprie attività; le conseguenze di ciò potranno essere visibili a breve e/o a medio lungo termine per quanto riguarda la preparazione degli allievi.

Vorrei poter essere in questo momento un riferimento per i miei allievi, cercando di proporre una soluzione per aiutare a mantenere accesa la loro passione, ma per noi è diverso dalle altre realtà che si possono “mutuare” bene a distanza. Partecipare alle lezioni on line non è come prenderne parte virtualmente.

La loro passione – in questo contesto – può essere soffocata dalla percezione di una mancanza dei mezzi (struttura del pavimento, spazio, supporto musicale, supporto psicologico e, non ultima, la costante incertezza del loro futuro) … non è affatto semplice.

Negli anni ho portato, con la mia scuola, al successo tanti ballerini che frequentano e hanno frequentato importanti Accademie. Parallelamente a questa attività, che proseguo tuttora a distanza, la mia mente e il mio cuore non smettono però mai di pensare e stare con affetto vicino all’altra grande parte degli allievi, quelli amatoriali, che, con diverse fasce di età (partendo da bimbe e bimbi molto piccoli), alimentano quotidianamente la scuola con il calore della loro passione. Dovremo pensare a un bel modo di riprendere, con loro e con tutti!

Non dimentichiamoci anche un altro punto determinante: l’attività extrascolastica, se fatta bene, con entusiasmo e rigore, è importante non solo fisicamente, ma anche socialmente e psicologicamente per i nostri ragazzi.

Sarebbe un grande passo in avanti fare presente alle istituzioni la rilevanza del dare loro “il diritto” di portare avanti – insieme – la scuola e la danza (o ogni altro sport professionale o agonistico)… ci si lamenta del fatto che troppi ragazzi passano troppo tempo con gli strumenti elettronici – adesso inevitabilmente ancora di più con le lezioni a distanza…e si pensa poco al benessere che invece potrebbe derivare, per la mente e per il corpo, da una attività intensa che permetta loro di “staccare”, dovendosi seriamente concentrare su altro.

Gli anni a venire ci riserveranno diverse sorprese, nel numero e nella quantità degli aspiranti e attuali ballerini …. è una sfida che le scuole di danza e il mondo della danza dovranno sapere accettare e magari, da questo evento drammaticamente straordinario, si riusciranno a cogliere possibilità di miglioramento e crescita, personale e professionale!

Il messaggio che vorrei dare è propositivo e positivo: sperando che la ripresa avvenga, in sicurezza, il prima possibile, teniamoci pronti a dare il massimo, come prima e più di prima!

Irina Pana

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