Prosegue la serie di balletti mandati in onda sul canale Youtube della Royal Opera House in occasione della chiusura forzata dei teatri di tutto il mondo.
Per la serie “La nostra casa a casa tua” questa sera, alle h. 20:00 italiane, andrà in onda “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan.
BACKGROUND
MacMillan desiderò ardentemente creare il proprio Romeo e Giulietta dopo aver visto la versione di John Cranko per il Balletto di Stoccarda, ballata da una mirabile Lynn Seymour nel 1964; MacMillan coreografò quindi in seguito la scena del pas de deux del balcone per la Seymour e Christopher Gable, affinché si potessero esibire alla televisione canadese durante la loro pausa estiva quell’anno.
Frederick Ashton, allora direttore artistico del Royal Ballet, diede a MacMillan il via libera per la creazione del balletto completo nel settembre 1964. La compagnia voleva un nuovo grande balletto in tre atti basato sull’opera teatrale di Shakespeare, il cui 400 ° anniversario fu celebrato nel 1964. Ashton aveva scelto di non mettere in scena il proprio “Romeo e Giulietta” realizzato per il Royal Danish Ballet nel 1955, temendo che soffrisse il confronto con l’opulenta produzione di Lavrovsky che il Balletto del Bolshoi aveva portato al Royal Opera House.
MacMillan ebbe quindi meno di cinque mesi per creare il suo primo balletto in tre atti, che la compagnia sperava di includere nel suo tour americano del 1965.
Mentre Ashton, Seymour e Gable discussero incessantemente delle loro idee sulle caratterizzazioni dei personaggi, MacMillan coreografò i pas de deux più importanti di ciascun atto che sarebbero stati il punto di partenza attorno al quale sarebbe stato costruito il resto del balletto.
MacMillan e Seymour immaginarono Giulietta come una ragazza testarda e appassionata che prende tutte le decisioni cruciali: il matrimonio segreto, contro la volontà dei suoi genitori; la pozione di Fra Lorenzo; la sua unione eterna a Romeo nella morte.
Il Romeo di Gable era un giovane travolto dall’amore, che riversava nel ballo la sua felicità ed i suoi sentimenti turbinanti.
Per Romeo e per i suoi amici più cari, Mercuzio e Benvolio, furono creati passi complessi di notevole bravura per distinguerli dai generici combattenti di strada nella piazza del mercato di Verona e dai maestosi aristocratici nella scena della sala da ballo.
MacMillan evitò i passi virtuosi ritenendoli troppo pertinenti al vocabolario ballettistico. Solo Giulietta e le sue amiche balleranno sulle punte: la loro coreografia in netto contrasto con la danza dei vari personaggi e le scene di verismo della folla.
Con questo balletto MacMillan volle rompere le convenzioni del balletto dell’epoca: a differenza della produzione di Cranko, non ci sono pose pittoresche per gli applausi alla fine delle scenografie; mentre rispetto alla produzione del Bolshoi non ci sono ingressi illuminati per i personaggi principali: Romeo viene scoperto in penombra all’inizio del balletto come anonimo corteggiatore di Rosaline e l’arrivo di Giulietta al ballo in suo onore passa all’inizio praticamente inosservato.
MacMillan volle mostrare i giovani amanti in balia della potente società patriarcale. Le scenografie monumentali di Georgiadis – insolite per un balletto – enfatizzano la potenza opprimente attorno a Giulietta.
Giulietta è una figura piccola e vulnerabile all’interno dell’imponente famiglia dei Capuleti e, nel finale, nella tomba di famiglia.
Georgiadis e MacMillan si ispirarono sia ai dipinti e all’architettura del Quattrocento italiano, nonché a Shakespeare; anche la produzione di Romeo e Giulietta per l’Old Vic firmata da Franco Zeffirelli nel 1960 fu un’altra fonte di ispirazione.
Il sipario cala sui corpi senza vita di Giulietta e Romeo e non c’è traccia della riconciliazione tra i Montecchi e i Capuleti con i quali invece Shakespeare pose fine alla sua tragedia.
Il 9 Febbraio 1965, la premiere di Romeo e Giulietta, con Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev nei ruoli principali, ebbe 43 alzate di sipario e alla fine dovette essere abbassato il tendone di chiusura spettacolo per convincere il pubblico a lasciare la sala del teatro. La risposta della critica agli artisti e al balletto fu eccezionale. I primi spettacoli furono ballati da Fonteyn e Nureyev perché erano una coppia di maggior prestigio rispetto a Seymour e Gable, garantendo il tutto esaurito al botteghino e una grande pubblicità. Seymour e Gable ballarono comunque come secondo cast, ricevendo anch’essi recensioni estatiche per il loro nuovo approccio ai ruoli.
“Romeo e Giulietta” di MacMillan divenne presto un’opera celebrata del repertorio del Royal Ballet e la versione più nota del balletto di Prokofiev sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti.
TRAMA
Romeo e Giulietta si innamorano appassionatamente, ma le loro famiglie sono coinvolte in una faida mortale. Si sposano in segreto, ma tragiche circostanze portano Romeo a uccidere il cugino di Giulietta, Tibaldo, durante uno scontro. Come punizione, Romeo viene bandito da Verona. I genitori di Giulietta cercano di costringerla a sposare Paris, ma lei si rifiuta prendendo la drastica decisione di bere una pozione che la farà cadere addormentata in un sonno simile alla morte, un inganno che le dovrebbe permettere di scappare e di unirsi a Romeo. Ma il suo messaggio che rivela il suo piano non riesce a raggiungere Romeo. Dopo aver sentito la notizia della morte di lei, egli ritorna segretamente a Verona e, sulla tomba di Giulietta, si uccide. Quando Giulietta si sveglia, scopre che Romeo è morto e, devastata, si accoltella a morte.
Buona visione. Come sempre, se avete dei commenti ci sono graditi.
CAST
Juliet: Yasmine Naghdi
Romeo: Matthew Ball
Mercutio: Valentino Zucchetti
Tybalt: Gary Avis
Benvolio: Benjamin Ella
Paris: Nicol Edmonds
Lord Capuleti: Christopher Saunders
Lady Capulet: Christina Arestis
Artisti del Royal Ballet
Orchestra of the Royal Opera House Conductor: Pavel Sorokin
Choreography: Kenneth MacMillan
Music: Sergey Prokofiev
Designer: Nicholas Georgiadis
Lighting designer: John B. Read
LINK
https://www.youtube.com/watch?v=M8igolhGEGQ
Foto: © Royal Opera House