Atteggiamenti degli allievi che scatenano la mia ’inner Agrippina’ n. 15647
Il ballerino che mentre esegue gli esercizi alla sbarra, continua a tastare il corpo con la mano libera per sentire se è tutto a posto, mentre si guarda avido allo specchio inclinando la testa in ogni direzione permessa dalla fisiologia umana, tranne quella corretta e prevista dalla tecnica.
Ma che ti tocchi? Hai paura che il tuo corpo si disgreghi all’improvviso? O che si dissolva nell’etere?
Quando vedo qualcuno che ha questa pessima, pessima abitudine, mi viene subito voglia di assegnare port de bras complicati, esercizi di coordinazione, che spiego con dovizia di particolari, mettendo molta enfasi sull’importanza del movimento della parte superiore, la sua musicalità, l’integrazione dei vari segmenti del corpo in un unico gesto, con un tale trasporto che quasi mi commuovo per quanto il discorso sia convincente.
Bene, poi metto la musica, e…niente, continua imperterrito nella sua versione personale: corpo diviso in due, con le gambe che eseguono perfettamente ogni movimento, la mano libera a tastare il sottochiappa, alla ricerca di non si sa bene cosa (forse meglio non sapere), lo sguardo fisso allo specchio tra un misto di ammirazione narcisistica e un dissenso autoriferito.
Se ti riconosci in questo ritratto, caro danzerino, sappi che ai maestri questo atteggiamento fa lo stesso effetto di milioni di minuscoli folletti che, muniti di microscopici martelletti, picchiettano sulle terminazioni nervose, senza sosta, fino a far arrivare quell’insopportabile frastuono da catena di montaggio direttamente all’encefalo.
Come diceva Sabrina Salerno: oltre alle gambe c’è di più! Non hai bisogno di toccare con mano, come San Tommaso, o continuare a controllarti allo specchio, perché poi quando danzerai in scena non avrai la possibilità di utilizzare nessuno di questi metodi per assicurarti che sia tutto a posto, ma potrai usare solo propriocezione e consapevolezza.
Ora su, forza, stacca la mano dal tuo gluteo ed esegui quel port de bras!
Ditemi, ve ne prego, che questo non fa saltare l’Agrippina anche a voi…