CRISTAL Milonga al aire libre – L’esilio di Anna Emme e Giosi Gazzaniga

di Vittoria Maggio
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“Chi ama il tango sta aspettando il suo ritorno e in questa attesa non c’è astinenza. Una mascherina, se ci aiuterà a tornare a ballare, la indosseremo con gioia, non toglierà l’emozione che passa dalla musica, dall’abbraccio, dallo sguardo!”

Cristal Milonga al aire libre, sala da ballo all’aperto, letteralmente all’aria libera: c’è sempre aria di libertà in questo luogo inaspettato tra le nebbie e le stelle della Bovisa milanese. Forse è la milonga che ci manca più delle altre!

Esempio di recupero di archeologia di vecchie fabbriche, Cristal o Spirit de Milan è l’ex stabilimento delle cristallerie Livellara di cui rimane traccia nei pavimenti industriali, nei pilastri in cemento armato, le pareti in muratura, i serramenti in ferro e nel mobilio che odora di antico come il bancone da bar degli anni ’20. Col naso all’insù si contemplano, a bocca aperta per lo stupore, i 10 metri di altezza fra lampadari e travi a vista in questa sorta di cattedrale! Una grande pista da ballo all’aperto e una all’interno, la possibilità di cenare tra angoli suggestivi e specchi delle mie brame, fanno del Cristal una vera magia!

Qui ci si incontra il mercoledì sera, si chiacchera, si cena alla milanese e soprattutto si balla, accolti dal sorriso di Anna e Giosi, le due solari organizzatrici che da 25 anni vivono il mondo del tango, quello che suona musica dal vivo, scalda buona atmosfera e facilita amicizia.

“Ci sentiamo anche più che in esilio. Ci sono due sensazioni differenti: quella relativa al primo lockdown, più scioccante, con aspetti molto tragici, ma un periodo dove vedevamo tutti una sorta di lieto fine e la seconda, quella attuale, molto più generalizzata.

La sensazione di esilio è ancora più profonda, la lontananza da quello che c’era rende il tempo maggiormente dilatato, è tutto più lontano.

Il tango col suo ritmo ha sempre scandito il nostro tempo, è un filo conduttore della nostra vita da più di 20 anni. Il fatto che non ci sia più è quasi…come smettere di fumare, con la differenza che il fumo è una dipendenza nociva mentre il tango è un legame arricchente.

Quando ci si avvicina al tango, quando si è principianti, è il momento forse più bello, come l’innamoramento. Poi come l’amore, gli anni a venire non sono certo meno belli, anzi. Il ballo come il rapporto di coppia diventa maturo, interiore, condiviso nel profondo, nel respiro, nell’emozione di essere parte di un tutt’uno, per sempre. Come l’amore vero, il tango è per sempre, altrimenti è un’infatuazione che prima o poi passa.

Chi ama il tango sta aspettando il suo ritorno e in questa attesa non c’è “astinenza” come molti potrebbero pensare. Il tango è una grande passione con forte senso di appartenenza a una comunità, c’è un legame emotivo, affettivo; ma proprio come nell’esilio storico, si sopravvive comunque “senza”, accompagnati dai ricordi dorati, dalla nostalgia, dal quel tipico sentimento del volver, del ritorno, quella speranza certa di tornare!

Sappiamo che torneremo. E quindi, come per un amore lontano, questo obiettivo più grande dona forza ed equilibrio al momento presente, un’occasione di riflessione e di attenzione a sé e agli altri. In questa nostalgia, ognuno di noi al rientro porterà certamente un contributo importante all’atmosfera della milonga. Ci sarà nuova energia.

Come balleremo quando torneremo, non lo sappiamo, certamente potremo per prima cosa tornare insieme ad ascoltare tango dal vivo: il concerto nel rispetto delle norme di sicurezza sarà fattibile.

E se una mascherina ci aiuterà a riavvicinarci nell’abbraccio, ben venga: non toglierà l’emozione che passa dalla musica, dal sentimento, dallo sguardo, dall’esserci l’uno con l’altro! Non toglierà l’emozione a questo meraviglioso ballo!”

Il tango preferito da Anna e Giosi, amato da entrambe, sembra un segno del destino, premonitore a suo tempo di quello che un giorno sarebbe stato il loro tempio del tango. Si tratta di Cristàl, brano dall’incedere deciso, avvolto da romantica melodia.

E con la trasparenza, la semplice eleganza, la resilienza e la purezza che ha questa pietra, simbolo di armonia e positività, buon ascolto con Cristàl, composto nel 1944, musica di Mariano Mores e testo di José María Contursi, qui nella versione di Anibal Troilo.

Un caro abbraccio e siate felici!

https://www.youtube.com/watch?v=akUaul5pQFk

Crediti fotografici: Fotografando by Antonio Tomasino

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