Patrick Dupond: “Piacere, sedurre, intrattenere, incantare”

di Giada Feraudo
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Patrick Dupond nasce a Parigi il 14 marzo 1959.
Prima di iscriverlo a danza sua madre, nel tentativo di canalizzare l’energia turbolenta del figlio, gli fa praticare il calcio e il judo, ma senza successo. Nel 1970 Patrick è ammesso alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, dove si forma, entrando a far parte della compagnia nel 1974. All’età di 17 anni vince la medaglia d’oro al concorso internazionale di Varna, in Bulgaria; diventa premier danseur a 19 anni ed è nominato danseur étoile appena due anni dopo, nel 1981.

Étoile di raro virtuosismo e fascino carismatico, Dupond attira da subito l’interesse dei più grandi coreografi contemporanei e lavora a fianco dei più celebri danzatori quali Rudolf NureyevMaurice BéjartAlvin AileyJohn Neumeier; sue partner sulla scena sono, fra le altre, Monique Loudières, Sylvie Guillem, Isabelle Guérin e Marie-Claude Pietragalla.

Nel 1988 è nominato direttore artistico del Ballet de Lorraine, mentre nel 1990 subentra a Rudolf Nureyev nel ruolo di direttore del balletto dell’Opéra di Parigi, una posizione che ricopre per cinque anni, fino al 1995, rimanendo nello stesso tempo danzatore dell’organico della maison parigina.

Il 1997 segna l’inizio di un periodo buio nella vita dell’artista: Dupond viene infatti licenziato per insubordinazione e indisciplina. Aveva infatti accettato, senza ottenere il consenso della nuova direzione dell’Opéra, di far parte della giuria del festival di Cannes. Sarà in seguito risarcito in cassazione per il suo licenziamento, ma la ferita rimarrà profonda, dopo oltre trent’anni di collaborazione con il Palais Garnier.

Nel 2000 Dupond rimane vittima di un grave incidente automobilistico. Il suo corpo subisce 134 fratture e i medici gli dicono che non ballerà più. Ma nel 2003, dopo due anni di morfina e uno di disintossicazione, una lunga riabilitazione e costanti e tenaci allenamenti quotidiani, Patrick torna ad esibirsi sul palco dell’Espace Cardin, a Parigi, in un musical, L’air de Paris. Un successo, però, senza futuro.

Dal 2004 si dedica all’insegnamento della danza e nell’agosto 2017 apre una scuola internazionale di danza a Bordeaux con Leïla De Rocha.

Muore a Parigi il 5 marzo 2021, in seguito a una breve malattia, pochi giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno.

Crédit photographique : © Sakata

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