Dopo lunghi mesi di sofferenza finalmente la cultura prova a riaprire.
Dall’11 ottobre, in zona bianca, cadranno le restrizioni legate alla limitazione della capienza per teatri, cinema e musei, che ritorneranno a poter ospitare il 100% dei loro fruitori e, con il green pass, è abolito anche il limite di un metro di distanza interpersonale nei suddetti luoghi. Resta invece confermato l’obbligo di mascherina.
La tanto attesa decisione è arrivata nella serata dello scorso giovedì, dopo il Consiglio dei Ministri che ha varato il decreto che dispone l’allentamento delle restrizioni.
Nel settore degli spettacoli la capienza sarà al 100% sia al chiuso sia all’aperto. Per gli eventi sportivi sarà possibile riempire gli impianti al 60% al chiuso e al 75% all’aperto ma, in base all’andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi, potrà essere stabilita una diversa percentuale massima di capienza consentita, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico scientifico.
Dopo diversi scontri nell’esecutivo, la richiesta di alleggerire le restrizioni è arrivata dalla maggioranza e il presidente del Consiglio Mario Draghi ha accolto le modifiche allo schema suggerito dal Cts, che aveva indicato nell’80% la capienza massima per cinema, teatri e sale al chiuso e al 35% quella per le discoteche, trovando così un punto d’incontro con le richieste dei governatori delle varie regioni.
Dall’altro lato si prevede però l’inasprimento delle sanzioni nel caso in cui i nuovi limiti percentuali delle presenze rispetto alla capienza delle strutture non vengano rispettati dai gestori. È prevista la chiusura, da uno a dieci giorni, per chi non si atterrà ai suddetti limiti.
Un passo, si spera, decisivo verso il ritorno alla normalità.
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