La spettacolare Aida andata in scena al Teatro Regio di Torino

Un allestimento tradizionale ed efficace con la regia del premio Oscar William Friedkin e ampio spazio alla coreografia

di Fabiola Di Blasi
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“Questa è un’Aida!” si sente dire in sala da chi, habitué di vari teatri, ha assistito a tante produzioni di quella che è una delle opere più rappresentate al mondo. Commissionata a Verdi da Ismail Pascià, viceré d’Egitto, per festeggiare l’apertura del canale di Suez nel 1870, l’opera fu rappresentata il 24 dicembre 1871 al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo, diretta da Giovanni Bottesini, e ottenne un enorme successo replicato l’8 febbraio 1872 al Teatro Alla Scala, fino ai nostri giorni.

Non si tratta di essere puristi o non aperti al nuovo: semplicemente, quando siamo spettatori di questo titolo, ci piace vedere in scena l’Egitto con tutti i suoi elementi riconoscibili. È il caso dello spettacolo torinese in cui Carlo Diappi firma scene maestose che creano ambienti suggestivi e bellissimi costumi. Nata proprio al Teatro Regio nel 2005, questa produzione è stata ripresa, arricchita e migliorata, nel 2015 per la riapertura del Museo Egizio di Torino, portata in tournée in Oman nel 2017 e riallestita nel 2023.

Proprio lavorando a quest’Aida, il regista premio Oscar William Friedkin aveva dichiarato di trovare interessante il ribaltamento di prospettiva rispetto al suo ruolo: nell’opera, infatti, prima del regista vengono il compositore, il direttore d’orchestra, il maestro del coro e così via, secondo una gerarchia che colpisce sempre chi proviene dal cinema e che deve essere rispettata il più possibile. Il buon risultato finale è comunque garantito dall’equilibrio e dalla collaborazione di tutte le forze messe in campo.

Cast vocalmente e scenicamente impeccabile con Erika Grimaldi, Silvia Beltrami, Gaston Rivero, Gevorg Hakobyan, Evgeny Stavinsky, Marko Mimica, Thomas Cilluffo e Irina Bogdanova.

Tra i momenti migliori di questa Aida, la cui regia è stata ripresa stavolta da Riccardo Fracchia, il trionfo e i ballabili per cui è doveroso citare la coreografa Annamaria Bruzzese e il corpo di ballo affiatato, composto da: Beatrice Benetazzo, Emanuela Boldetti, Matteo Bruno, Lorena Calabrò, Francesco Calipari, Andrea Frisano, Giada Feraudo, Anais Maurer, Veronica Morello, Giulia Mostacchi, Amand Pulaj, Mirand Pulaj, Antonio Sisca, Silvia Sisto, Rosario Vestaglio, Douglas Zambrano.

Da una chiacchierata con la coreografa, scopriamo anche che Friedkin, per il precedente allestimento, era stato al Museo Egizio di Torino e aveva individuato, tra le immagini viste, alcune pose caratterizzanti e facilmente leggibili che aveva voluto nelle coreografie.

Sembra assurdo ma va detto: l’unico neo, nello spettacolo a cui abbiamo assistito, riguardava l’aspetto visivo, nello specifico le calotte color pelle indossate praticamente da tutti gli artisti in scena. Non si vuole cercare il pelo nell’uovo, ma in mezzo a tanta bellezza di scene e costumi, semplicemente erano troppo visibili e, forse per il colore, forse perché  fissate male, non contribuivano a creare l’effetto sperato. Il livello alto dello spettacolo, ad ogni modo, ha garantito calorosi applausi da parte dei numerosi spettatori in sala (recita del 7 marzo 2023).

Il Teatro Regio ha devoluto l’incasso della prova generale di Aida a sostegno di Viva Verdi (www.beniculturali.it/comunicato/24099), un programma di iniziative straordinarie in tutta Italia finalizzato all’acquisizione e alla valorizzazione della casa-museo di Giuseppe Verdi a Sant’Agata di Villanova sull’Arda. Chiunque può contribuire all’iniziativa con una donazione a mezzo bonifico al seguente codice IBAN: IT81E01000032453480 29368004

AIDA
Michele Gamba, direttore d’orchestra
William Friedkin, regia
Riccardo Fracchia, ripresa della regia
Carlo Diappi, scene e costumi
Anna Maria Bruzzese, coreografia
Andrea Anfossi, luci
Michael Curry, sagome animate
Andrea Secchi, maestro del coro

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento Teatro Regio Torino
Photo: Andrea Macchia

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