V(i)olare, l’Eko Dance Project di Pompea Santoro in scena a Torino

Desiderio di libertà e violenza, temi attuali e scottanti, declinati nella riflessione coreografica

di DANCE HALL NEWS
266 views

V(i)olare è il titolo della serata che l’Eko Dance Project, diretto da Pompea Santoro, presenterà a Torino, presso il Teatro Agnelli, il prossimo 23 novembre alle ore 20,30.

Si tratta di uno spettacolo composto da due lavori coreografici che mettono in scena argomenti importanti e attuali, affrontando il delicato tema della violenza: La riva dei cigni e Carmen Sweet, firmati rispettivamente da Francesca Frassinetti e Paolo Mohovich, due storie ispirate ai celebri classici del repertorio Il lago dei cigni e Carmen.

Lo stesso titolo, V(i)olare, gioca su un duplice significato, unendo la parola “violenza” al desiderio di “volare”, di cercare la libertà, contemplando allo stesso tempo anche la tragica possibilità di perdere, quando l’oppressione prevale sui tentativi di liberarsi da essa.

Le due coreografie raccontano in modo profondo e viscerale la lotta delle protagoniste per l’autodeterminazione, portando il pubblico ad un’intensa riflessione emotiva.

LA RIVA DEI CIGNI

L’acqua è origine di ogni forma di vita.
Sul palco esseri ibridi, mezzi uomini e mezzi animali, danzano in un vortice frenetico di becchi e ali. Tra loro, una creatura ribelle cerca di fuggire dallo stormo. Come ne Il Lago dei Cigni quest’ultima viene catturata da un uomo, che la priva per sempre della sua libertà. Nonostante l’incantesimo però, dentro di lei arde ancora il desiderio di ribellione e animata da una forte volontà continua a lottare per la propria identità, soffocata ma non del tutto sconfitta.

CARMEN “SWEET”

Don José ripercorre gli eventi che lo hanno condotto alla sua stessa morte. Nella sua mente si mescolano due immagini femminili: Carmen, una donna ribelle, libera e indipendente che rifiuta i ruoli tradizionali rivendicando il diritto di scegliere i propri amori e la propria vita; dall’altro lato Micaela, che rappresenta invece il modello della donna docile, rassicurante e schiva.

“Carmen Sweet” è un gioco di parole ironico, scelto per aggiungere un tocco scherzoso, trasformando la celebre “Carmen Suite” di Bizet in qualcosa di inaspettato, come per offrire agli spettatori un/a “dolce Carmen”.

In conclusione della serata tutti i danzatori saranno coinvolti in un estratto di “Te voglio raccontá na’ storia”, coreografia di Donatella Poggio.

Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con la cooperativa “I diritti di Emma”, ente che supporta il reinserimento ufficiale delle donne vittime di violenza domestica.

Articoli Correlati

Lascia un Commento