La settima edizione di “Residanza” è stata vinta con “The last one” da Nicolas Grimaldi Capitello (drammaturgia di Enrico Pitozzi per una Produzione/Cornelia Sostengo/Corso DanzAutore Cantieri Danza, Compagnia Nervitesi, I.D.A. international dance association), giovane coreografo napoletano che si è imposto su Sara Capanna e Michele Scappa con “Crepe” sulla musica originale di Joaquín Nahuel Cornejo e di “Idillio” di Lorenzo Morandini. Quattro giovani coreografi finalisti per tre titoli ed un futuro tutto da decifrare.
La coreografa Gabriella Stazio, direttrice artistica di “Residanza”, ha alzato sempre più l’asticella della qualità della sua creatura così come ha voluto raccontarci:
“Giunto alla sua settima edizione il bando nasce dalla consapevolezza che la promozione e la valorizzazione della ricerca artistica siano fondamentali per supportare la creatività e il ricambio generazionale. Finalità principale è quella di ospitare, sostenere e diffondere le creazioni di giovani coreografi, performer e gruppi, favorendo la realizzazione di coreografie innovative ispirate alla contemporaneità e curandone la messa in scena.”
Sul palcoscenico della Sala Assoli di Napoli il coreografo Nicolas Grimaldi Capitello ha dunque scoperto le sue carte: l’assolo è appena approdato a Ravenna nell’ambito del “To day to dance” organizzato da “Cantieri Danza” prima di tornare in maggio nella versione integrale proprio a Napoli. La ricerca coreografica del titolo che ha vinto a “” è stata sviluppata su due piani: la geometria nello spazio e la tammurriata. La descrizione spaziale ricorda il disegno regolare della semina. Questo perché il performer ha il ruolo di “fertilizzare” la terra sulla quale si muove, in contrapposizione a quello che invece quotidianamente fa’, ovvero distruggerla. Del resto la tammurriata, prima di diventare un ballo folkloristico tipico della Campania, ha le sue origini tra i contadini come rito per la prosperità della terra.
Ma “The last one” non è figlio unico, tutt’altro. Il coreografo ha infatti un programma nutrito di rappresentazioni già circuitate in tutta Italia come lui stesso ci ha spiegato: cominciando da “Lost in this (un)stable life”, un duetto tra due performer uomini, al debutto lo scorso dicembre 2018 a Napoli e scelto per far parte della rete “Explo Anticorpi XL”. Seguito da “Lost in my (28) days”, un duetto tra un uomo ed una donna, in coproduzione con Teatro Comunale di Vicenza in anteprima nazionale il 28 febbraio 2020. E poi ancora con “Lost (be)cause of you”, un duetto tra un uomo ed una donna, in residenza a marzo 2020 a “Villa Nappi” (Marche Teatro): questi tre duetti formeranno un unico spettacolo dal titolo “LOST”.
Per la settima edizione di “Residanza”, la direttrice artistica non ha lesinato energie per raccogliere e valorizzare oltremodo i risultati sperati. Giunto alla sua settima edizione – ha spiegato Gabriella Stazio – il bando nasce dalla consapevolezza che la promozione e la valorizzazione della ricerca artistica siano fondamentali per supportare la creatività e il ricambio generazionale. Finalità principale è quella di ospitare, sostenere e diffondere le creazioni di giovani coreografi, performer e gruppi, favorendo la realizzazione di coreografie innovative ispirate alla contemporaneità e curandone la messa in scena. Esperienza che ha voluto condividere con Isabella Di Cola (responsabile della programmazione danza per il circuito multidisciplinare della regione Lazio ATCL), Silvano Patacca (direttore programmazione prosa e danza Fondazione Teatro di Pisa), Ezio Schiavulli (coreografo e responsabile del Network Internazionale Danza Puglia) e Franco Ungaro (direttore Teatro San Domenico di Crema e dell’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce) per la premiazione di Nicolas Grimaldi Capitello.