«Addio a Carla Fracci Signora della danza, mito del Balletto, artista unica e protagonista ineguagliabile dei più prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo. Impossibile dimenticare la sua grazia che ha attraversato il nostro palcoscenico tante volte, a partire dal suo debutto nel 1964 in Giselle accanto a Henning Kronstam. Resterà motivo di orgoglio e di grande onore per il Teatro dell’Opera di Roma averla avuta alla guida del suo Corpo di Ballo dal novembre 2000 al luglio 2010».
Sono queste le parole del sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma Carlo Fuortes.
Per la Fondazione capitolina rimarranno leggendarie tutte le esibizioni di Carla Fracci, a partire da quella in coppia con Rudolph Nureyev nel 1966 ne La Sylphide, passando per quella del 1972 in Giselle con Vladimir Vassiliev, fino all’ultima apparizione del 2010 nel ruolo di Lady Capuleti in Romeo e Giulietta alle Terme di Caracalla.
«Dall’età di dieci anni mi ha insegnato tanto – racconta l’étoile Eleonora Abbagnato – la sua passione andava oltre. Il ricordo più bello al suo fianco è in palcoscenico, dove mi diceva di essere sempre me stessa. Solo così avrei potuto esprimere l’amore per la danza. È stata un esempio per tutti noi ballerini. Ha brillato in tutto il mondo come icona italiana. Continuerò a dirigere il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma pensando a lei».
ph C. M. Falsini-Teatro dell’Opera di Roma