Addio al Maestro Franco Zeffirelli

di Fabiola Di Blasi
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Lutto nel mondo della cultura.
Si è spento oggi nella sua casa romana, Franco Zeffirelli, attore, regista, sceneggiatore, scengrafo. Il maestro aveva 96 anni ed era assistito dai figli adottivi Pippo e Luciano.

Un nome che ha segnato la storia dello spettacolo a tutto tondo quello di Franco Zeffirelli, toscano, all’anagrafe Gian Franco Corsi Zeffirelli. Un’infanzia difficile dal punto di vista familiare, l’Accademia di Belle Arti e poi il debutto nel cinema nel 1947 quando interpreta il ruolo di Filippo Garrone ne “L’onorevole Angelina” di Luigi Zampa. Fu poi assistente e scenografo di Luchino Visconti e affiancò altri grandi nomi come Antonioni, De Sica, Rossellini.
Da lì una carriera in ascesa: il cinema, il Teatro alla Scala dove cura numerosissimi titoli d’opera. I suoi allestimenti, eleganti e rispettosi della volontà del compositore, girano il mondo ed ogni volta è un successo. A partire dagli anni sessanta inizia a lavorare su soggetti shakespeariani per il cinema. Famosissimo e amato il suo Romeo e Giulietta del 1968 con la colonna sonora di Nino Rota. Zeffirelli lavora con tutti i più grandi artisti di un’epoca d’oro che ancora ci fa sognare. Sua la regia dell’opera che viene trasmessa per la prima volta in RAI per l’apertura di stagione della Scala: Otello con Placido Domingo, Mirella Freni, Piero Cappuccili diretti da Carlos Kleiber. Era il 1976 e dello stesso anno è il successo del film televisivo “Gesù di Nazareth”. Zeffirelli non si ferma più, realizza tantissimi progetti in tutto il mondo, impossibile citarli in un articolo. Tutti lo vogliono e il suo nome è sinonimo di eccellenza. Una carriera da sogno durante la quale Zeffirelli ha dato tantissimo alla cultura italiana. Ancora oggi in molti teatri vanno in scena i suoi capolavori. La sua ultima Traviata sarà all’Arena di Verona a partire dal 21 giugno 2019 (indimenticabile anche il film del 1983 con Domingo e Stratas protagonisti, coro e orchestra del Metropolitan e le stelle della danza Ekaterina Maximova e Vladimir Vassiliev!)
La sua ultima apparizione in pubblico è dello scorso aprile quando il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, durante il terzo appuntamento di “Senato & Cultura”, gli ha consegnato un riconoscimento come genio ed eccellenza italiana nel mondo. L’ultimo di lunga serie di meritati premi.

Nel 2016, in seguito a lunghi studi, il Maestro era stato riconosciuto come uno del 35 discendenti viventi di Leonardo Da Vinci. Instancabile, Franco Zeffirelli aveva dichiarato di avere progetti almeno fino a 100 anni, cosa facile da credere. A noi oggi e per sempre restano i capolavori di un artista geniale e poliedrico che ha esportato nel mondo la migliore immagine dell’Italia. A tal proposito questo, più che un articolo, vuole essere una lettera di ringraziamento.

Si legge su ANSA che “Il maestro Zeffirelli, dopo i funerali di cui stabilire ancora luogo e data, riposerà nel cimitero monumentale delle Porte Sante di Firenze, città dove era nato il 12 febbraio 1923. La camera ardente sarà allestita in Campidoglio a Roma.”

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