Ci sono dolori che sfuggono ad ogni definizione, che non han forma nè colore. Che ti attraversano improvvisi e ti impediscono di respirare. Che ti fan sentire solo e triste.
Bruno Vescovo se n’è andato. Ci ha lasciati senza dire nulla, senza salutare, discreto, silenzioso.
Non racconterò della sua vita e della sua carriera.
L’artista, il maestro, lo conosciamo e amiamo tutti. Vi racconterò della persona, di ciò che ha rappresentato per me, per tanti di noi. Lo conobbi quando danzavo col Balletto di Milano e lui fu invitato come Maestro e ripetitore. Fu amore a prima vista. L’insegnante e l’artista mi ha insegnato a danzare, a essere di più e meglio. Ma la persona è stata più importante. Mi ha insegnato la vita. Un giorno mi disse che credeva tanto in me e che avrei fatto grandi cose. Iniziò a regalarmi un libro a settimana, perché “nei libri ritroviamo il senso delle cose” e perché “conoscere è importante, ci permette di capire”.
Mi spiegava la tecnica e insieme la storia della danza. Conosceva ogni variazione, ogni balletto, ogni respiro dietro a ogni passo.
Quante battute Maestro caro, quante risate e quante riflessioni importanti. Lei era tutto.. mille sfumature che in lei trovavano coniugazione perfetta, equilibrio e senso. Conservo tutti i suoi doni, tutti i suoi insegnamenti, stretti in fondo al cuore, come un tesoro prezioso che custodirò a lungo e per sempre. Perché lei rimarrà qui accanto a me, accanto a tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di condividere con lei un’ora, un giorno, un anno, una vita. Spero di ritrovarla in ogni iniziativa futura, in ogni progetto che nascerà e in ogni parola che utilizzerò per ricordarla e sentirla ancora vicino. Mi mancheranno le nostre telefonate, i bauli e le gonne a palloncino, la sua fiducia e il suo sapere essere un padre, un amico e un Maestro. Il 2023 si apre con un dolore immenso e profondo. Così come immensa e profonda sarà la memoria di lei…
Arrivederci Maestro del mio cuore.