Il sipario del Teatro di San Carlo di Napoli torna ad aprirsi da questa sera a mercoledì 23 ottobre al balletto con il “Sogno di una notte di mezza estate” di Felix Mendelssohn Bartholdy con il nuovissimo allestimento di Paul Chalmer. Il coreografo canadese è stato presente alla prima assoluta di dieci anni fa al Teatro dell’Opera di Roma quando Beppe Menegatti e Carla Fracci ne hanno curato un allestimento vestito su misura proprio sulla divina Carla. Un “Sogno di una notte di mezza estate” che però qui a Napoli Paul Chalmer ha voluto rivestire, non tanto sugli interpreti o sulle storiche versioni del repertorio passato ma proprio sulla penna di William Shakespeare, il suo autore preferito.
E’ bellissimo poter portare questo titolo al Teatro di San Carlo – ha dichiarato il canadese – non potevo che accogliere l’invito del direttore del corpo di ballo Giuseppe Picone e rituffarmi in un balletto che ho interpretato più volte. Del resto le musiche di Felix Mendelssohn Bartholdy ed il manoscritto di William Shakespeare sono la migliore garanzia possibile per un successo annunciato. Torno al Teatro di San Carlo ma per la prima volta nelle vesti di coreografo e questa è la sfida nella sfida. Ho trovato una compagnia determinata per cui immagino che si possa fare un bellissimo lavoro.
Solo quattro appuntamenti purtroppo sono stati programmati per questa prima assoluta, con un “Sogno di una notte di mezza estate” che rappresenta il sogno di tutto il popolo della danza napoletano proto alla corsa all’ultimo biglietto. Del resto dopo le performance settembrine di Roberto Bolle nel suo consueto gala, da queste parti non si parla d’altro. La novità del titolo ed il suo inequivocabile richiamo a Shakespeare non poteva che scuotere gli animi cono solo coreutici della città e della regione. Così come lo stesso coreografo canadese non ha potuto esimersi dal ricordare:
Shakespeare è senza dubbio il mio autore preferito – ci spiega – per cui non mi sono mai tirato indietro a raccontarlo in danza in ogni modo. E con questo “Sogno di una notte di mezza estate” voglio proprio esaltarne le proprietà magiche e fantasiose che sa sprigionare in ogni occasione. A questo proposito non mi sono tanto rifatto alle versioni coreografiche di George Balanchine, che peraltro adoro letteralmente, né a quelle di Frederick Ashton, che ho invece interpretato in primissima persona. Ho voluto creare un mio “Sogno” direttamente dall’inchiostro di William Shakespeare, intervenendo a mani basse sulla versione dell’Opera di Roma aggiungendo all’Ouverture di Felix Mendelssohn Bartholdy anche altre sinfonie tratte però dal suo stesso repertorio.
Utilizzando un linguaggio neoclassico, Paul Chalmer ha dunque provato a seguire il più possibile la trama di Shakespeare anche se ha sempre ammesso quanto sia stato complicato raccontare in danza la storia delle due coppie: Ermia e Elena, Demetrio e Lisandro. Il coreografo canadese non ha dunque provato a fare niente di moderno o contemporaneo o a cambiare la trama, puntando alle suggestive scene di Pasqualino Marino, realizzate dai Laboratori di Scenografia del Teatro di San Carlo, ed ai costumi originali del Teatro dell’Opera di Roma di Elena Mannini. Da venerdì 18 la prima del “Sogno di una notte di mezza estate” avrà dunque solo le tre repliche fino a mercoledì 23 ottobre con il cast ospite dei protagonisti che vede il ritorno al San Carlo di Maia Makhateli ed il debutto assoluto dello scaligero Vito Mazzeo, già interprete del Royal Ballet, Opera di Roma, San Francisco Ballet e Dutch Ballet. Il secondo cast è invece appannaggio di Luisa Ieluzzi e Nicola Del Freo nell’ultima replica di mercoledì prossimo.