Domenica 4 luglio 2021, si è tenuta nella splendida cornice di Piazza Plebiscito la prima dello spettacolo Bella Addormentata/Lago dei Cigni; un estratto dei quadri più significativi dei balletti, portati in scena dal Corpo di Ballo del Teatro San Carlo. Due atti, due opere, due omaggi a grandi coreografi: Marius Petipa per la Bella Addormentata e Rudolf Nureyev per il Lago dei Cigni.
Una costruzione registica curata della nuova direttrice del Balletto Clotilde Vayer, che seppure ancora limitata dalle regole sui distanziamenti dei danzatori, ha voluto riproporre le scene più emblematiche delle opere, con l’intento di suscitare la curiosità della scoperta dei magnifici repertori classici. Quello del debutto è stato un momento unico anche perché ha celebrato la memoria della grande Etoile Carla Fracci, le cui immagini più belle della sua carriera sono state proiettate ad apertura dello spettacolo sui grandi schermi del teatro.
E mentre al calar del sole i danzatori del Corpo di Ballo hanno dato vita alle celebri danze tratte dal repertorio di Čajkovskij, è avanzata rapidamente la perplessità per la scelta registica di non attendere il buio della sera. I colori circostanti della città e la luce del sole ancora persistente, infatti non hanno concesso al pubblico la possibilità di immergersi nell’immediato nella magia del teatro fatto di atmosfera e di suggestione. La bellezza del teatro è soprattutto questo, distaccarsi dalla realtà e ritrovarsi in un mondo magico in cui un Gatto con gli Stivali e un Uccello Azzurro irrompono sul palco quasi da un’altra dimensione. Un inizio freddo, forse anche per gli stessi danzatori che nella prima parte potevano distinguere ancora i volti degli ospiti in sala, ma i meravigliosi costumi di Giusi Giustino e la tecnica performativa di ognuno di loro hanno accompagnato il pubblico fino alla fine del primo atto con grande enfasi e bellezza.
Meraviglioso invece il secondo atto. La celebre scena del II Atto de “Il Lago dei Cigni” ha rievocato il talento di un coreografo innovativo come Nureyev e del suo carisma. I corpi sinuosi dei cigni bianchi facevano da contorno ad un favoloso principe Siegfried interpretato da Alessandro Staiano e a una performante Anna Chiara Amirante nel ruolo di Odette, il cui apice interpretativo è stato raggiunto nel celebre passo a due durante il quale hanno preso vita le splendide scenografie digitali di Alessandro Papa.
Un’ emozione unica che solo lo spettacolo dal vivo riesce a donare con un insostituibile senso di energia “viva” e reale.
Crediti fotografici: Luciano Romano