“Alla fine arriva Malika”. “Evita”, opera rock, presentata ieri alla stampa

di Vittoria Maggio
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“E alla fine arriva Malika” che col suo sorriso aperto scalda e ricompensa giornalisti e fotografi accalcati per la conferenza stampa milanese nella lunga e stretta sala Big Luciano del ristorante museo dedicato al grande Luciano Pavarotti.

Evita, opera rock viene presentata alla stampa nel “nido culinario” milanese dell’opera lirica dove entri e respiri musica. La scelta della location, tempio del bel canto, lascia intuire la complessità della partitura di questo musical, dei brani e dei testi. Per la prima volta arriva in palcoscenico tradotto in lingua italiana per volere del regista per eccellenza dei musical prodotti in casa nostra: Massimo Romeo Piparo per la Peep Arrow Entertainment.

Quello che sorprende e piace del team presente in conferenza stampa (Malika, Piparo, Strocchi nel ruolo del Che, Bernardi in quello di Peron, Edini in quello di Magaldi) è che si ha proprio la percezione di una squadra affiatata davvero, dove la stima e la collaborazione si fanno sentire in ogni loro parola e sorriso. Disponibili, pronti alla battuta simpatica sanno creare atmosfera calda e amichevole tra i flash scatenati che “sparano” sui loro volti a ritmo incessante!

È proprio Malika che con la sua battuta rivolta a Piparo “mi sono sognata stanotte che mi davi tre canzoni nuove!” conquista la stampa con la sua personalità fresca, solare, umile, conscia della responsabilità del ruolo affidatole al quale si è data con tutta la sua professionalità e passionalità.

Malika ha studiato tanto per prepararsi al ruolo, per cercare di diventare un’altra donna così lontana da lei anche negli abiti, negli atteggiamenti, nelle acconciature; si sente bene e a suo agio nel look di quegli anni come lei stessa dice: “a parte i jeans cui mai rinuncerei, amo lo stile di quegli anni”. Difende l’operato di Evita portato avanti durante gli anni della presidenza, anche se il  personaggio è fatto di luci ed ombre, di amore e odio, di forte dualismo.

Il musical ha la voce narrante del CHE come racconta Piparo, che diventa non solo la coscienza di Evita ma anche la coscienza collettiva quando in un momento di forte illusionismo scenografico è rappresentato come un fantasma che pone domande ai presenti.

Evita e il CHE sono due personaggi controversi e come tali scatenano polemiche. Il bello di raccontarli sul palcoscenico è proprio questo poiché inevitabilmente mettono in scena forte pathos e coinvolgimento emotivo. Il culmine è nella scena del valzer da loro ballato che Piparo ha scelto di rappresentare su una scacchiera, come se i due stessero giocando una partita: il bianco e il nero, la ragione e il cuore, per chi sarà scacco matto non si può sapere!

Anche Malika si gioca la sua partita e dalle premesse ne uscirà sicuramente vincitrice!

In bocca al lupo!

Teatro della Luna – Milano –  dal 9 al 27 novembre 2016

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