Alla scoperta del Centro Formazione Aida con Marisa Caprara

di DANCE HALL NEWS
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Il Centro Formazione Aida di Milano è una scuola di alta formazione professionale per danzatori e rappresenta una realtà unica nel panorama della danza italiana ed internazionale.

La Didattica del Centro si basa sul programma della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala ed offre una formazione a 360° che spazia dallo studio della danza classico-accademica all’apprendimento delle principali tecniche della danza contemporanea.

Diversi sono gli allievi provenienti da tutta Italia che, con il sogno della danza nel cuore, decidono di trasferirsi a Milano per studiare con docenti di fama internazionale.

Il Centro Formazione Aida è una realtà unica nel panorama della danza italiana ed internazionale da ormai 10 anni… Come è nato il centro?

Il centro nasce nel 2008 per colmare un vuoto nella formazione della danza professionale.

Mancava infatti a Milano una scuola che si facesse garante di una preparazione di qualità e che seguisse il programma didattico Scaligero. Grazie miei due soci Manuela Ceretti e Biagio Tambone e a tutto lo staff dei maestri, il C.F.A. può senz’altro considerarsi una scuola seria e prestigiosa.

La Didattica del Centro si basa sul programma della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e offre una formazione a 360° in quanto l’obiettivo principale è quello di formare danzatori eclettici. Come sono organizzati i corsi e quali sono le discipline proposte?

La nostra scuola è organizzata in 8 corsi accademici. Le materie di studio sono principalmente la danza classica in tutte le sue declinazioni: lo studio delle punte, il repertorio, il passo a due.

Per i primi anni affianchiamo alla tecnica classica la sbarra a terra per dare ai nostri allievi maggior consapevolezza scheletrico-muscolare, per aiutarli nella corretta postura e migliorare l’elasticità.

Dal secondo corso, oltre alla tecnica classica e la sbarra a terra, viene aggiunta la tecnica contemporanea che arriva fino a tre lezioni settimanali.

Il corpo docenti della scuola è composto da professionisti di chiara fama, grandi nomi della danza che arricchiscono la proposta didattica. Qual è lo staff dei maestri?

I maestri che si sono alternati in questi anni sono tutti di altissimo valore. Ricordo ancora il notevole contributo dato durante i primissimi anni da grandi maestri come Amelia Colombini, Monica Perego e Paolo Podini. Poi con il passare degli anni lo staff si è sempre più consolidato e grazie al comparto maschile, composto dai maestri Stefano Benedini, Alexandru Frunza e Biagio Tambone, i corsi maschili sono cresciuti molto.

Anche le insegnanti dei corsi femminili sono preziose e provengono tutte da una formazione Scaligera: Renata Calderini (Étoile internazionale), Manuela Ceretti, Josella Salvo, Sophie Sarrote, Stefania Tancredi e io. Il comparto di contemporaneo della nostra scuola si avvale di altrettante maestre di prestigio quali Sara Barbieri, Lara Bogni e Laura Zaccardi.

Siete spesso ospiti in festival e rassegne su tutto il territorio nazionale. Per gli allievi è molto importante fare esperienza del palcoscenico per arrivare preparati alle sfide del mondo del lavoro. Avete dei coreografi stabili?

Credo che per i ragazzi dei corsi superiori sia indispensabile iniziare l’esperienza lavorativa con dei coreografi e vivere quello che sarà poi il vero lavoro del ballerino. Abbiamo due coreografi residenti che sono il Maestro Biagio Tambone per il Classico-neoclassico e la Maestra Lara Bogni per il contemporaneo. In questi anni ho cercato però di invitare altri esponenti del panorama europeo per far provare agli allievi differenti stili. È d’obbligo menzionare il primo ospite, Fabio Lopez, che allora era alle sue prime esperienze perché ancora ballava nella compagnia di Malandain a Biarritz, e ora ha una sua compagnia. È stato molto interessante anche vedere come gli allievi hanno risposto agli stimoli dei vari maestri e quanto sono cresciuti grazie a questo tipo di esperienze.

Il punto di forza del Centro è la collaborazione con diverse realtà all’interno dello scenario internazionale. Ricordiamo, ad esempio, che molto importante è il filo diretto con la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Durante ogni anno accademico la scuola invita maestri ospiti provenienti da diverse realtà europee ed extra- europee.

Quanto è importante per gli allievi confrontarsi con maestri e coreografi esterni?

Quando abbiamo degli allievi che possono ambire ad entrare nella scuola Scaligera li proponiamo sempre perché, a mio avviso, l’Accademia del Teatro alla Scala è la scuola più valida nel panorama europeo. Spesso accogliamo allievi provenienti dalla loro scuola che non riescono a seguirne i ritmi e le difficoltà.

Ma l’Accademia del Teatro alla Scala non è l’unica realtà con cui collaboriamo. Abbiamo infatti uno stretto legame con la Palucca Hochschule für Tanz di Dresda e in modo particolare con il Direttore Jasons Beechey e il Direttore della compagnia Semperoper, Aaron S. Watkin.

Siamo in stretto contatto anche con diversi Direttori di compagnie come Xin Peng Wang, Direttore della compagnia di Dortmund; Roberto Scafati, Direttore della compagnia di Trier; Stephen Delattre, Direttore della Delattre Company di Mainz; Gaetano Petrosino, coordinatore del ballo dell’Arena di Verona; Alen Bottaini, Direttore della scuola di Monaco. Tutti questi direttori e molti altri sono spesso ospiti della nostra scuola.

Ecco perché il Centro Formazione Aida è unico proprio per questo continuo passaggio di maestri e direttori che fanno sì che gli allievi si sentano al centro di un crocevia di opportunità.

Purtroppo al giorno d’oggi esistono ancora molti pregiudizi sui maschi che vogliono diventare ballerini. Quanto è importante seguire le proprie passioni indipendentemente dal giudizio degli altri?

Purtroppo, nonostante siamo nel 2020, esistono ancora molti pregiudizi sul nostro mondo e alcuni genitori si oppongono ai propri figli maschi che desiderano fare danza.

Tengo a precisare che lo studio della danza classica prevede un grandissimo sviluppo muscolare e, grazie alle molte ore di allenamento, i nostri allievi riescono ad avere dei corpi scolpiti, come i famosi Bronzi di Riace custoditi nel Museo di Reggio Calabria. Il mio consiglio è di non rinunciare ai propri sogni ma di fare l’impossibile per raggiungerli!

Come è strutturata la proposta didattica dedicata in particolare alle classi maschili?

I corsi maschili si formano dal 3°/4° corso ed è importante che gli allievi studino con un maestro maschio per avere davanti un esempio da seguire. Insisto molto nel suggerire ai ragazzi di lasciare la propria scuola quando studiano con insegnanti donne e in classi a prevalenza femminili.

Non mi permetto di dare giudizi sulle diverse maestre, ma ritengo che gli allievi debbano poter studiare con un uomo, in un corso con altri maschi, così da poter avere una sana competizione nelle varie abilità tecniche come salti e giri, che si differenziano totalmente da ciò che devono fare le ragazze.

Inoltre è fondamentale che i ragazzi possano confrontarsi sulle esperienze vissute e che si rafforzino emotivamente grazie all’unione di intenti e obiettivi. Oltre alla lezione giornaliera di classico, studiano il repertorio maschile e la tecnica di passo a due, anche quest’ultima rigorosamente insegnata da un maestro!

Molto spesso ci troviamo di fronte a ragazzi appassionati alla danza e che hanno molte potenzialità, ma che purtroppo non possono studiare a causa di problematiche economiche. Esistono alcune borse di studio per coloro che hanno questo tipo di difficoltà?

In generale cerchiamo sempre di aiutare chi ha talento ma è in seria difficoltà economica.

In particolare offriamo borse di studio ai maschi perché per loro è davvero difficile scegliere la danza.

A volte poi la borsa di studio è un incentivo anche per la famiglia, che magari non crede nelle potenzialità del proprio figlio, e quando la ottiene ripensa alla possibilità che ci sia effettivamente un motivo valido per mandarlo in un’Accademia.

Come si accede al Centro Formazione Aida? Bisogna sostenere delle audizioni?

Per entrare nella nostra Accademia bisogna sostenere un’audizione oppure partecipare ad un concorso o a uno stage dove sono presente io o altri maestri della scuola che possono invitare elementi interessati ad iscriversi.

Le audizioni che organizziamo sono sia pubbliche, cioè con date stabilite e con più persone alla volta, sia private, cioè organizzate ad hoc, in giorni e orari concordati con la segreteria.

Sono diversi gli allievi del C.F.A. che provengono da diverse zone d’Italia, anche dal Sud Italia. Come vengono sostenuti nel trasferimento a Milano?

Tutti gli allievi, ed in particolar modo coloro che provengono da fuori regione, vengono aiutati per trovare una sistemazione logistica e sono seguiti passo passo nel loro percorso da personale qualificato.

Per chi si trasferisce da un’altra città o anche da un’altra regione proponiamo delle case famiglia che ospitano e si occupano dei ragazzi.

Fra l’altro probabilmente le allieve potranno anche usufruire di un bellissimo convitto che è in via di realizzazione. Insomma un progetto ampio e ambizioso assolutamente esclusivo.

L’intervista è a cura di Matteo Nesci.

Crediti fotografici: Federica Capo e Sonia Santagostino

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