Aprile di danza a tutto tondo nello SpazioKörper di Napoli, con un mese intenso di attività e collaborazioni artistiche di grande spessore, sinergie che evidenziano l’unicità della performance e che regalano allo spettatore nuove interpretazioni sempre più profonde. Avendo come obiettivo l’interconnessione tra le arti, quest’anno Körper, Centro Nazionale di Produzione della Danza, ospita nei suoi spazi anche artisti e artiste con disabilità, ampliando così lo sguardo sulla scena, nell’ottica di stimolare una visione critica e di sviluppare nuove strategie di formazione e sensibilizzazione del pubblico.
Il 6 e 7 aprile scorso il teatro di Via Vannella Gaetani ha infatti accolto le produzioni della compagnia Nexus, realtà fondata dalla coreografa e danzatrice Simona Bertozzi nel 2008 e punto di riferimento della sperimentazione coreografica sul territorio bolognese.
In scena “Lampyris Noctiluca”, “Back Eye Black” ed “Alexis 2.0” di Aristide Rontini, artista, coreografo e performer con un denso percorso artistico alle spalle, impegnato nella danza di comunità e cofondatore di Al. Di. Qua Artists, la prima associazione di categoria europea che promuove i diritti delle persone con disabilità nello spettacolo dal vivo. Sul palcoscenico anche “Do-around-the-world” di Parini Secondo, uno studio inedito intorno al salto della corda connesso alla sfera performativa, presentato dalle danzatrici Camilla Neri e Francesca Pizzagalli.
Il prossimo 21 aprile sarà la volta delle performance “Kontakte” ed “(E poi entrano i cinghiali)” di Manuela Victoria Colacicco e Simone Lorenzo Benini. Fra i numerosi progetti del 2024, Körper rinnova ancora una volta la collaborazione con Anghiari Dance Hub, una progettualità importante che sostiene i giovani coreografi e offre numerose opportunità artistiche. Nei mesi di aprile e maggio si esibiranno allo SpazioKörper i vincitori del bando 2023: si inizia il 21 aprile con “Kontakte” di Manuela Victoria Colacicco ed “(E poi entrano i cinghiali)” con la regia di Simone Lorenzo Benini.
“Kontakte” è una parola tedesca che significa connessioni. Cosa accade quando un corpo estraneo viene a rompere l’equilibrio che ci eravamo costruiti con cura e convinzione? “Kontakte” è l’imprevisto, l’entrata in scena di altro da noi che ci riporta, inevitabilmente, alla consapevolezza della nostra presenza. La precarietà esistenziale, economica e climatica in cui siamo immersi ci porta a cercare una stabilità data unicamente dal confronto con il nostro ego: un confronto nullo in cui le regole dello stare sono date da un’autocrazia dell’anima. Se niente mi tocca, nulla mi distrugge, in scena il 21 aprile allo SpazioKörper di Napoli.
A seguire l’urlo liberatorio ed eccessivo che si sprigiona in “(E poi entrano i cinghiali)”, un clamore che dalle profondità del polmone corre lungo la trachea, invade le corde vocali e muta. L’esagerazione diventa uno strumento di affermazione e di ricerca sulla libertà, coinvolgimento e partecipazione alla celebrazione dell’ambiguità. Tutto è fame di una sensazione indefinita, è spazio d’indagine sui sé diversi, ma è anche luogo di molteplicità, pluralità e possibili equivoci. L’aria acquisisce un suono, viene interpretata, percorre epiglottide e faringe ed uscendo dalle labbra prende colore e timbro: il corpo si trasforma, cassa di risonanza e palcoscenico di questo urlo, anche questo titolo in scena SpazioKörper di Napoli il 21 aprile.
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