Saranno Giuseppe Verzicco e Marta Melchiorre i protagonisti della versione italiana di “An American in Paris” rispettivamente nei ruoli di Jerry Mulligan e Lise Dassin interpretati, nell’omonimo film degli anni ‘50, da Gene Kelly e Leslie Caron. Verzicco saluta così su Facebook il suo Johnny Castle di “Dirty Dancing”:
«Sarà una sfida durissima ma sarò circondato da straordinari colleghi e da uno staff tecnico e creativo incredibile…quindi da non perdere!
Io vi aspetto ed ora in bocca al lupo a tutti noi»
Per la prima volta in assoluto dopo gli Stati Uniti e Londra, “An American in Paris”, il musical di George e Ira Gershwin, che ha debuttato originariamente al teatro du Châtelet di Parigi nel 2014, e vincitore di ben 4 Tony Award (gli Oscar del teatro), debutta con un nuovo grande allestimento al Teatro Carlo Felice di Genova dal 12 ottobre 2018. Ancora è l’Italia a detenere questo primato (come per il musical “Newsies” della Disney), insieme a quello di presentare lo spettacolo con orchestra sinfonica.
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La pièce è basata sull’omonimo film del 1951 prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer, a sua volta basato sull’omonima composizione di Gershwin del 1928, vincitore di 8 premi Oscar e con Gene Kelly come protagonista e coreografo, Vincent Minnelli come regista, e Alan Jay Lerner (il librettista di “My Fair Lady”) come sceneggiatore.
La trama racconta di Jerry Mulligan, un soldato americano, che alla fine della seconda guerra mondiale decide di restare a Parigi per dedicarsi alla sua grande passione: la pittura. Presto si imbatterà in Lise Dassin, una bellissima e promettente ballerina francese, che sembra sfuggire alle attenzioni del giovane. La situazione si complicherà maggiormente con la presenza dei nuovi amici di Jerry: Adam, un pianista scapestrato, e Henri, un cantante di rivista amatore, oltre alla testarda filantropa Milo, che commissionerà al Teatro du Châtelet un nuovo balletto con Lise come protagonista, su composizione originale di Adam, e con una scenografia d’avanguardia di Jerry.
La squadra di creativi tutta italiana, e l’unica non anglosassone a essere stata accolta nel West End di Londra con un musical americano (una nuova rivisitazione del classico del cinema “Dirty Dancing”), è reduce dal grande successo dello spettacolo Disney “Mary Poppins”, e, con Fabrizio Angelini come coreografo, dall’acclamato allestimento di “West Side Story” al teatro Carlo Felice di Genova.
Alla Regia e Scene ritroviamo Federico Bellone, la traduzione e l’adattamento dei dialoghi è a cura di Alice Mistroni e Claudio Zanelli. Coreografo e regista collaboratore è Fabrizio Angelini. Lo spettacolo è presentato con l’Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice diretti da Daniel Smith.
Il team, in tutti gli aspetti di questa nuova messa in scena, intende celebrare la volontà di essere se stessi e inseguire i propri sogni, l’obiettivo e il conflitto comune a tutti i personaggi, come parallelo con la dichiarazione di libertà alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel cast Giuseppe Verzicco e Marta Melchiorre, oltre a Simone Leonardi, Tiziano Edini, Alice Mistroni, Donatella Pandimiglio, Mimmo Chianese, Marco D’Alberti, Annamaria Schiattarella, punte di diamante degli interpreti italiani in grado di recitare, ballare e cantare, che daranno vita a questo emblema del teatro musicale presentato con dialoghi in italiano e canzoni in lingua originale con sopra-titoli, tra cui le celeberrime “I Got Rhythm”, “The Man I Love”, “Liza”, “S Wonderful”, “Shall We Dance?”, “But Not For Me”, “I’ll Build a Stairway to Paradise”, “They Can’t Take That Away from Me”, oltre allo strumentale “Concerto in fa” e ovviamente al poema sinfonico del titolo.