L’Associazione Sosta Palmizi, nel corso dei mesi di novembre 2015 e aprile 2016, presenta presso il Teatro Mecenate di Arezzo, l’VIII edizione della rassegna INVITO DI SOSTA Appuntamenti con la danza contemporanea d’autore.
Attenta nella scelta delle sue proposte dedicate alla danza contemporanea, la rassegna offre al pubblico un interessante e variegato panorama artistico, presentando compagnie giovani ed emergenti insieme ad autori storici della danza contemporanea italiana e non solo.
In apertura, domenica 15 novembre, lo spettacolo “Happy Hour” di e con Mauro Paccagnella e Alessandro Bernardeschi/compagnia Woosh’ing Machine (Belgio). La composizione coreografica messa in scena racconta l’incontro tra due corpi differenti e simili allo stesso tempo, due corpi che si abbandonano e s’incontrano in una danza che è quasi un combattimento, seguendo le voci dei madrigali di Monteverdi, quelle di Bob Dylan e della pop italiana, che scava nella memoria di questi due adolescenti degli anni 70 in Italia, figli della televisione e di una politica infame.
Venerdì 18 dicembre, a 30 anni da Il cortile – spettacolo cardine della prima generazione della danza contemporanea d’autore italiana – e dalla fondazione del collettivo storico Sosta Palmizi, ritroviamo insieme sul palco, con lo spettacolo “6 QUI”, i sei artisti che ne sono stati i fautori, protagonisti di un’innovazione coreografica, comunicativa e drammaturgica: Michele Abbondanza, Francesca Bertolli, Roberto Castello, Roberto Cocconi, Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, accompagnati dal compositore e pianista Arturo Annecchino. Oggi autori indipendenti, si incontrano in scena mettendo in gioco il loro linguaggio artistico in una scrittura aperta, che trasforma nel presente il confronto con la memoria. Ritrovarsi e immaginare un vortice di emozioni, di ricordi, di vite vissute, realizzate e danzate alla scoperta di un terreno meticcio.
Il 24 gennaio sarà la volta di Fabrizio Favale con “Orbita”, spettacolo che vede in scena quattro danzatori che si incontrano nella costruzione d'un mantra, di una formula incantatoria, che tende verso l'infinito. In quest'alternanza di incontro e separazione lo spazio è vuoto, ma appare vivente, leggero, cangiante, e, nell'attesa d'un nuovo incontro, si riscalda e s'incendia del desiderio di quello che verrà.
Il 28 febbraio ospite della rassegna è “(ZERO)”, progetto Vincitore Premio Equilibrio Roma 2015, ideato e interpretato dalla compagnia Cuenca/Lauro. (Zero) è il punto mediano tra il negativo e il positivo, tra ciò che è prima e ciò che è dopo. È l’ “hic et nunc”, il qui ed ora, la condizione finita e inevitabile dell´uomo, di cui ci svela tutta la sua vulnerabilità. Zero è il presente come verità ultima e inafferrabile, è pura presenza, é indicibile, e a differenza del passato o del futuro non si lascia raccontare né progettare. Eppure oscillando tra memoria e immaginazione noi ci ostiniamo a ricercare e simulare un’apparente stabilità. In scena troviamo i due artisti, Elisabetta Lauro e César Augusto Cuenca Torres, in continuo movimento, nella perenne ricerca di quelle certezze demolite dal vortice dello zero “…Abbiamo lasciato andare e ci siamo lasciati andare. Abbiamo continuato a girare in orbita, l'uno intorno all'altro, senza avere più niente a cui tendere. Ci siamo ritrovati sottosopra, distanti e soli, completamente in ballo. Il vortice dello zero ha annullato ogni certezza, ha demolito le nostre strutture come l'uragano fa con la casa, e ci ha lasciati così, sradicati e desposti, alieni a noi stessi e al mondo che abitiamo…“.
Il 13 marzo l’artista Helen Cerina presenta il suo “Iperrealismi”, spettacolo in cui la danza prende forma grazie all’imitazione artistica della realtà e alla geniale esaltazione dei quotidiani gesti umani “…il soggetto viene messo a fuoco e lui/lei non è mai stato/a così vivo/a, così umano/a come lo è ora nei nostri corpi su questo palco”.
In chiusura a Invito di Sosta, il 15 aprile, la compagnia MK di Michele Di Stefano porterà in scena lo spettacolo “Robinson – recto/verso”, una rilettura della figura creata da Defoe affidata solo ai corpi che danzano il linguaggio più adatto per l’incontro con l’altro. Anziché rifondare la civiltà da cui proviene, Robinson si perde nel mistero dell’isola fin quando “incontrare l’altro” lo prepara a una totale reinvenzione di se stesso; allo stesso modo, la coreografia è un atto di apprendimento rispetto a un “fuori” di cui fare incessante esperienza.
Al termine di ogni spettacolo, come ogni anno, il pubblico potrà confrontarsi con gli artisti, partecipando a preziosi momenti di conoscenza e approfondimento, importanti sia per gli spettatori sia per gli stessi artisti.
Grazie al contributo del Progetto Regionale a sostegno delle Residenze Artistiche, l’iniziativa rientra fra le attività volte a sostenere, nel territorio aretino, la conoscenza e la sensibilità verso la danza contemporanea d’autore.
L’Associazione Sosta Palmizi, diretta da Raffaella Giordano e Giorgio Rossi, agisce sul territorio aretino da circa vent’anni, promuovendo l’attività coreografica dei direttori artistici e dei suoi Artisti Associati, come realtà di riferimento nell’ambito della creatività coreutica contemporanea, sensibile alla formazione e all’accompagnamento delle giovani generazioni.
Info e dettagli
Ingresso spettacoli: abbonamento a sei serate € 35 / Intero € 10 – ridotto € 8 (anziani, studenti, disabili)
Associazione Sosta Palmizi
Tel: 0575 630678 – 339 3369594 | [email protected] | http://www.sostapalmizi.it
L’Associazione, sovvenzionata dal MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo -, a seguito di una sinergia quinquennale con la Regione Toscana è assegnataria del contributo triennale a sostegno delle residenze artistiche e culturali finalizzate alla diffusione della cultura delle arti dello spettacolo dal vivo, stipulando una convenzione triennale con il Comune di Arezzo.
Monica Boetti