Aurelie Dupont: una vita all’Opéra

di Giada Feraudo
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Aurélie Dupont, nata il 15 gennaio 1973 a Parigi, si annovera fra le rare detentrici del titolo di danseuse étoile de l’Opéra de Paris.

Ballerina particolarmente amata in Francia, trascorre tutta la sua brillante carriera all’interno della Maison parigina. Entrata a far parte della Scuola di Ballo dell’Opéra nel 1983, dopo quattro anni, nel 1989, all’età di soli sedici anni, entra a far parte del Corpo di Ballo. Nel 1996 è nominata première danseuse e il 31 dicembre 1998, al termine della rappresentazione del Don Chisciotte di Nureyev, è insignita del prestigioso titolo di Danseuse étoile, che conserva per diciassette anni, fino al suo addio alle scene, avvenuto il 18 maggio 2015 con la rappresentazione del balletto L’histoire de Manon di Kenneth MacMillan, accompagnata da Roberto Bolle dei panni del Cavaliere Des Grieux.

L’histoire de Manon occupa un posto particolare nella carriera e nella vita della Dupont: nel 1998 infatti, appena sei mesi dopo la sua nomina ad étoile, si infortuna a un ginocchio e rischia di non poter più tornare a danzare; il suo ritorno alle scene è invece segnato proprio dall’interpretazione del ruolo di Manon Lescaut.

Nel 1997 un altro incontro decisivo per la sua carriera, quello con Pina Bausch, dalla quale apprende a danzare con l’anima e a lasciare da parte l’eccesso di tecnica. La grande coreografa tedesca la sceglie inoltre per interpretare il ruolo dell’Eletta nel balletto Le Sacre du Printemps di Stravinsky.

Il suo vasto repertorio comprende i principali ruoli dei balletti classici affiancati da altri più contemporanei quali Carmen nella coreografia di Roland Petit, Giselle di Mats Ek,  In the Middle Somewhat Elevated di William Forsythe per citarne solo alcuni.

Molti sono i riconoscimenti di cui la Dupont è stata insignita nel corso degli anni. Fra questi si ricordano il prestigioso premio di Varna nella categoria Juniores (1992), il Prix Benois de la Danse (2002) e la nomina a Cavaliere delle Arti e delle Lettere, assegnatale dal governo francese, al fine di “rendere omaggio al suo immenso talento, a tutto ciò che le deve il balletto dell’Opéra di Parigi e, oltre a questo, la danza di oggi”.

Dal 2016 è alla guida del ballo dell’Opéra di Parigi, dopo le dimissioni rassegnate dal precedente direttore, Benjamin Millepied, dopo appena quindici mesi dalla sua nomina.

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