Biennale Danza 2025: a Twyla Tharp il Leone d’oro alla carriera, a Carolina Bianchi il Leone d’argento

Approvati su proposta del direttore artistico Wayne McGregor, verranno consegnati la prossima estate al Festival Internazionale di Danza Contemporanea

di Fabiola Di Blasi
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Sono stati assegnati i Leoni di Venezia, e sarà Twyla Tharp, la leggendaria coreografa americana che ha fatto la storia, a ricevere il Leone d’oro della Biennale Danza 2025. Alla performer, autrice e regista brasiliana Carolina Bianchi andrà il Leone d’argento.

In passato, il Leone d’oro alla carriera per la danza è stato attribuito a Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014), Anne Teresa De Keersmaeker (2015); Maguy Marin (2016); Lucinda Childs (2017); Meg Stuart (2018), Alessandro Sciarroni (2019), La Ribot (2020), Germaine Acogny (2021), Saburo Teshigawara (2022), Simone Forti (2023) e Cristina Caprioli (2024).

Il Leone d’argento, invece, dedicato alle presenze più incisive nella danza o a istituzioni che hanno investito su nuovi talenti, è stato assegnato al Performing Arts Research and Training Studios di Anne Teresa De Keersmaker (2010), Michele Di Stefano (2014), Dana Michel (2017), Marlene Monteiro Freitas (2018), Steven Michel e Théo Mercier (2019), Claudia Castellucci (2020), Oona Doherty (2021), Rocío Molina (2022), Tao Dance Theater (2023) e Trajal Harrell (2024).

Di seguito le motivazioni di Wayne McGregor per le sue scelte, poi approvate dal Consiglio di amministrazione:

Twyla Tharp è a dir poco un fenomeno. I suoi contributi rivoluzionari all’ecologia della danza mondiale non hanno eguali, grazie a un lavoro che combina rigore e gioco, disciplina classica e tecnica del balletto con danza moderna e movimenti naturali, per coreografie radicalmente innovative destinate sia al teatro che al cinema. Twyla Tharp è una delle più importanti coreografe esistenti.

 

Nel 2023, Carolina Bianchi ha presentato in anteprima il primo capitolo della sua trilogia A Noiva e o Boa Noite Cinderela (La sposa e Buonanotte Cenerentola), che si addentra negli orrori profondi della violenza sessista, come una discesa nel profondo degli inferi, immergendoci in uno spazio in cui i ricordi si intrecciano e diventano indistinti. Bianchi impiega il proprio corpo come elemento centrale del suo lavoro, radicandosi saldamente nella tradizione della performance femminile e allo stesso tempo mettendola in discussione. Con l’evolversi della sua sensazionale trilogia di opere, Bianchi rimane all’avanguardia della performance più radicale, ricordandoci l’imprescindibile bisogno di voci artistiche nuove così rigorose.

Twyla Tharp inaugurerà la Biennale Danza giovedì 17 luglio al Teatro Malibran (replica il 18 luglio) con un dittico in prima europea che festeggia i sessant’anni della sua compagnia (Diamond Jubilee Tour) e che partirà per una lunga tournée negli Stati Uniti il 26 gennaio da Minneapolis. La Twyla Tharp Dance sarà interprete di Diabelli, celebre coreografia del 1998 sulle 33 variazioni di Beethoven e Slacktide, la nuova creazione su Aguas da Amazonia di Philip Glass, compositore a cui la Tharp è legata da un lungo sodalizio.

A Venezia, Twyla Tharp sarà, inoltre, maestra per i 16 danzatori e i 2 coreografi che verranno selezionati per l’edizione 2025 di Biennale College.

Il Leone d’argento, Carolina Bianchi, invece presenterà in prima italiana il secondo capitolo della trilogia Cadela ForçaThe Brotherhood, un lavoro incentrato sullo sguardo maschile che sarà in scena al Teatro alle Tese venerdì 18 e sabato 19 luglio.


Cenni biografici
Twyla Tharp (Portland – Indiana, USA, 1941) è una coreografa americana. Da quando si è laureata al Barnard College nel 1963, ha firmato più di 160 opere: 129 coreografie, 12 speciali televisivi, 6 film a Hollywood, 4 balletti completi, 4 musical a Broadway e 2 lavori di pattinaggio artistico. Ha ricevuto un Tony Award, due Emmy Awards, diciannove dottorati honoris causa, il Vietnam Veterans of America President’s Award, la 2004 National Medal of the Arts, il Jerome Robbins Prize del 2008 e il Kennedy Center Honor del 2008. Tra le numerose borse di studio si annovera la John D. e Catherine T. MacArthur Fellowship. E’ membro dell’American Academy of Arts and Sciences, dell’American Philosophical Society e membro onorario dell’American Academy of Arts and Letters.
Nel 1965, Twyla Tharp fonda la sua compagnia di danza, la Twyla Tharp Dance. Le sue coreografie sono note per la creatività, l’ironia e la precisione tecnica unite a una grande disinvoltura. Combinando diverse forme di movimento – come il jazz, la danza classica, la box e invenzioni di sua creazione – il lavoro di Twyla Tharp espande i confini della danza classica e moderna.

Oltre a realizzare coreografie per la sua compagnia, ha creato pezzi per il Joffrey Ballet, l’American Ballet Theatre, il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Royal Ballet, il New York City Ballet, il Boston Ballet, l’Australian Ballet, l’Hubbard Street Dance Chicago, la Martha Graham Dance Company, il Miami City Ballet, il Pacific Northwest Ballet, l’Atlanta Ballet, e il Royal Winnipeg Ballet. Oggi, compagnie di balletto e di danza di tutto il mondo continuano a danzare le creazioni di Twyla Tharp.

Nel cinema, Twyla Tharp ha collaborato con il regista Milos Forman in HairRagtime e AmadeusHa anche lavorato con Taylor Hackford in White Nights e con James Brooks in I’ll Do Anything. Tra i suoi lavori per la televisione: la coreografia di Sue’s Leg per l’episodio inaugurale di Dance In America della PBS nel 1976, la coproduzione e la regia di Making Television Dance e di The Catherine Wheel per BBC Television.  Twyla Tharp ha co-diretto lo speciale televisivo Baryshnikov By Tharp.

Nel 1992 ha pubblicato la sua autobiografia Push Comes To Shove, a cui sono seguiti The Creative Habit: Learn It And Use It For Life e The Collaborative Habit: Life Lessons For Working Together. Nel 2019 è stato pubblicato il suo quarto libro Keep It Moving: Lessons For The Rest Of Your Life. Ad oggi, Twyla Tharp continua ad essere attiva sulle scene di tutto il mondo.

Carolina Bianchi (Porto Alegre, 1984) è regista, scrittrice e performer brasiliana attualmente residente in Europa. Ha dedicato la sua vita al teatro. Si è laureata alla Escola de Arte Dramática dell’Università di San Paolo, dove ha vissuto per quindici anni. In questo periodo ha lavorato come attrice, regista, drammaturga, scrittrice e ha condiviso la sua ricerca sulle pratiche teatrali e performative con giovani artisti attraverso laboratori. Protagonista della scena indipendente brasiliana, per molti anni Carolina e la sua compagnia hanno operato senza sovvenzioni, cosa che ha avuto un impatto sulle sue creazioni.

A San Paolo che Carolina Bianchi ha sviluppato un linguaggio teatrale originale, lavorando in gruppo con artisti provenienti da diverse discipline. Alcuni di loro sono diventati collaboratori di lunga data e ancora oggi fanno parte della compagnia Cara de Cavalo, che la Bianchi dirige dal 2015 e con cui ha recentemente creato trilogia Cadela Força (2022-27), O Tremor Magnífico (2020), Lobo (2018) e Mata-me de Prazer (2016).

Nel 2020 Carolina Bianchi si è trasferita ad Amsterdam per studiare teatro al Das Arts. In questo periodo, ha sviluppato il progetto a lungo termine Cadela Força, trilogia che esamina la violenza sessuale (in particolare lo stupro) e la storia dell’arte. Dopo la laurea nel 2022, ha continuato a lavorare al primo capitolo della trilogia, La sposa e Buonanotte Cenerentola, insieme al suo collettivo, fino al debutto al Festival d’Avignone 2023La sposa e Buonanotte Cenerentola è stato presentato nei principali festival e palcoscenici europei, ricevendo una calorosa accoglienza da parte del pubblico e della critica. La produzione e il lavoro di Carolina Bianchi sono stati studiati anche da importanti università internazionali, tra cui l’Università di Giessen in Germania e le Università di Harvard e New York negli Stati Uniti. Lo spettacolo è stato premiato come “migliore debutto internazionale” della stagione 2023/24 in Francia da Le Prix du Syndicat de la Critique. Il testo La sposa e Buonanotte Cenerentola è stato pubblicato dall’editore francese Les Solitaires Intempestifs nel 2024.

Photo: Greg Gorman

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