“Bodyguard – Guardia del Corpo”: la spettacolarità di un mito rivive nel musical

di Alessandra Colpo
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È iniziato con un vero e proprio boom (letteralmente parlando!) il musical “Bodyguard – Guardia del Corpo”, in scena al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano fino al 7 maggio.

Già con il numero d’apertura “Queen Of The Night” il pubblico viene immediatamente bombardato da un’esplosione di musica, laser, effetti pirotecnici e colpi di pistola a salve, mentre il cast emerge in costumi nero lucido specchiante, bianco, argento e coreografie energiche.

Il musical, prodotto da Wizard Productions con la regia di Federico Bellone, è l’adattamento musicale dell’omonimo film del 1992, interpretato da Kevin Costner (Frank Farmer) e dalla compianta Whitney Houston (Rachel Marron) e narra la storia d’amore tra una guardia del corpo professionista e una pop star di grande successo perseguitata da un fan ossessionato. Anche se il musical è leggermente diverso dal film, in quanto si concentra più sulla musica di Whitney Houston, è comunque riuscito ad esaltare i momenti più significativi della pellicola originale.

Parlando di musica, il ruolo della protagonista è stato affidato a Karima, cantante black dalla voce incredibile che apriva i concerti nostrani di Whitney, in alternanza con Helen Tesfazghi. Quest’ultima con la sua straordinaria voce, abbastanza forte da poter sostenere la musica di Whitney e lo spettacolo in sé, è riuscita a trascinare il pubblico in un viaggio nostalgico fatto di greatest hits del mito di Whitney Houston.

Anche se la Tesfazghi è stata protagonista indiscussa e ha cantato la maggior parte delle canzoni, va sicuramente menzionata Loredana Fadda, che ha interpretato la sorella di Rachel Marron, Nicki Marron: un’altra voce mozzafiato. Al suo personaggio è stato dato qualche retroscena in più che non compare nella storia originale che le ha permesso di utilizzare la sua splendida voce per cantare “Saving all my love”.

Quello che viene raccontato nello spettacolo è il grande bisogno che la diva protagonista ha di essere amata. Più abbiamo successo nel nostro lavoro, più rischiamo di rimanere soli; la celebrità e il potere ci portano a dubitare di quali siano le amicizie e gli amori sinceri, confinandoci in un vortice di emozioni che difficilmente possiamo condividere. La solitudine è un elemento comune anche al protagonista, che ha scelto “il mestiere perfetto”: non nello stesso posto troppo a lungo, mai troppo vicino a qualcuno.

Nel musical vengono infatti toccati gli aspetti più umani dei personaggi, tra cui la rivalità fraterna nei ruoli di Nicki Marron e Rachel. Naturalmente, la rivalità si intensifica quando entra in scena Frank Farmer (Ettore Bassi). Bassi è un attore con una consistente esperienza nei girati polizieschi e ha confermato padronanza nel ruolo su di un palcoscenico teatrale.

La trama si si snoda attraverso l’alternarsi di piccole scene famigliari, sempre in elegante penombra, e momenti narrativi di tensione accompagnati da da slow motion ricreati alla perfezione con giochi di luce ed effetti sonori.
Per quanto riguarda invece i momenti musicali, a farla da padrone è la grande spettacolarità per l’aspetto “da concerto” legato alla protagonista femminile, con un grande impianto luci, fuochi d’artificio e fiamme veri, geyser, vento, giochi di laser, botole e sistemi di volo, proiezioni, effetti speciali e mega bassi, sorprendenti cambi di scena.

Il team creativo di cui si è avvalso il regista è volutamente “black”, con le coreografie di Bill Goodson, che ha vissuto in prima persona il mondo che viene raccontato, e il coaching vocale di Cheryl Porter, probabilmente la massima autorità per questo tipo di canto in Italia.

I costumi, il set, l’energia nel teatro erano elettrizzanti e magnetici. Gli applausi e standing ovation sono stati la prova che “Bodyguard – Guardia del Corpo” è uno spettacolo avvincente che ha toccato l’anima di coloro che con la colonna sonora della stella immortale Whitney Houston si sono innamorati o hanno riscoperto con nostalgia un’infanzia lontana.

Crediti fotografici: Luca Vantusso

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