Brazzo e Volpintesta: “L’arte della danza è un bene comune da tutelare e valorizzare”

by DANCE HALL NEWS
605 views

Ricordo bene quando per la primissima volta sentii la parola Talento… Era rivolta a me e sapete dove? In una scuola di Danza in Calabria. Da lì tante cose sono successe: una lunghissima strada, tanti sforzi in famiglia e tante rinunce, ma quello che ricordo soprattutto sono state la dedizione, la pazienza e la costanza dei miei insegnanti, l’amore che mettevano in tutto quello che facevano per noi allievi. Ed è grazie a quelle numerose lezioni, a quella passione e a quella disciplina se ho trovato la mia strada.

Fin da allora il mio obbiettivo era chiaro: quello di danzatore sarebbe stato il mio mestiere da grande, il mio lavoro; forse avevo capito di cosa parlavano quando dicevano “Hai tanto talento” o dicevano ai miei genitori “Ha tanto talento, può diventare un ballerino professionista”.

Oggi, da professionisti affermati, da BALLERINI nonché responsabili artistici di programmi formativi rivolti ai giovani, dopo tanti e tanti anni di esperienza ed una carriera alle spalle che ha arricchito le nostre vite – perché l’Arte arricchisce, statene certi – e che ci ha arricchiti anche come persone, io e Sabrina Brazzo non possiamo che essere a totale supporto di ogni Scuola di Danza, piccola o grande, di tutta Italia, di tutte le regioni, di tutte le città, dei loro insegnati e direttori e di tutti i collaboratori e lavoratori al loro interno, che di sicuro, come ci è capitato di vedere in molte occasioni, svolgono il proprio mestiere con grande passione e dedizione dando sempre il meglio  di se stessi ai loro allievi. Senza queste realtà scolastiche coreutiche oggi non ci sarebbe nessun talento riconosciuto!

Il Talento è e dovrà essere sempre un bene da riconoscere e valorizzare, ma soprattutto da proteggere e tutelare, così come l’Arte della Danza. Le famiglie dei ragazzi che decidono di intraprendere questa strada spesso compiono sforzi enormi per supportarli ed è dunque necessario che venga riconosciuta la grande importanza delle Scuole di Danza per tantissimi giovani che amano questa forma d’arte e tutto il mondo che la circonda. È indispensabile capire che molti di loro vivono la danza come una passione non solo momentanea, bensì duratura nel tempo, con il forte desiderio che si trasformi un giorno in un vero e proprio lavoro su cui costruire la propria esistenza. Doveroso ricordare a tal proposito che negli ultimi anni nel nostro Paese troppe compagnie di danza – di cui alcune hanno scritto la storia dell’arte coreutica in Italia –  sono state chiuse, senza contare le crescenti difficoltà che affrontano quelle ancora attive, cosa che sempre di più ne compromette la stabilità e dunque la possibilità di fungere da collocazione lavorativa per i giovani danzatori che escono da scuole e accademie pieni di sogni e di buona volontà e con ottime referenze. Per questi ragazzi nei migliori dei casi diventa quasi obbligatorio cercare lavoro in teatri e compagnie all’estero (dove è possibile vivere facendo questo mestiere), andando così ad arricchire col proprio talento Paesi diversi da quello in cui si è cresciuti, mentre nel peggiore dei casi si trovano costretti a rinunciare a tutto ciò che hanno sempre desiderato per riciclarsi in qualcosa di totalmente diverso, abbandonando quindi la danza.

Pertanto i nostri governanti hanno il dovere civico e morale di tenere ben presente tutto ciò ed essere più che CONCRETI nell’operato volto a salvaguardare il mondo della danza, definendo quanto prima un piano economico adeguato e garantendo la continuità di questo settore, altrimenti si rischia l’estinzione sua e di tutti gli altri settori professionali annessi e correlati. Le collaborazioni saranno secondo noi la chiave per una ripartenza efficace. La salute fisica delle persone naturalmente è la priorità, ma non bisogna dimenticare che l’Arte è un’ottima cura per la mente e per lo spirito e migliora indubbiamente la qualità delle nostre vite, sia in questo periodo di clausura sia nella quotidianità che – speriamo non troppo tardi – recupereremo.

Andrea Volpintesta e Sabrina Brazzo

Fondatori e direttori artistici della Jas Art Ballet e della Jas Art Ballet Junior

Articoli Correlati

Leave a Comment