#breaktheroutine La danza al servizio della campagna contro la violenza sulle donne

di Fabiola Di Blasi
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La J. Walter Thompson London, ovvero uno dei più grandi brand di comunicazione e marketing al mondo, ha scelto la danza per parlare di un tema delicato, attuale ed urgente come quello della violenza sulle donne. In collaborazione con la Biscuit Filmworks di Los Angeles ha realizzato per Victim Support e per il National Centre for Domestic Violence (NCDV) del Regno Unito, un video in cui una donna viene maltrattata dal suo compagno mostrando che l’abuso non è sempre e solo fisico. Il tutto è reso attraverso il linguaggio della danza in una performance intensa che spera di svegliare e stimolare le coscienze. I danzatori sono Jennifer White e Jason Kittelberger che, in occasione del lancio della campagna,  si sono esibiti anche nello spazio urbano di Regents Place per sensibilizzare maggiormente i passanti al tema.
La coreografia del belga olandese Sidi Larbi Cherkaoui eseguita su una canzone di Ellie Goulding, invita le donne a denunciare queste vicende e a spezzare la routine (#breaktheroutine). Si è infatti appurato che in Gran Bretagna, prima di chiedere aiuto, una donna che subisce violenze fisiche o verbali ci impieghi circa due anni e solo una su cinque lo fa. Per quanto riguarda l’Italia, i dati Istat relativi al 2014, raccolti e diffusi a giugno 2015 nel dossier “La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia”, rivelano che a commettere i soprusi più gravi sulle donne sono i partner attuali o ex (62,7%). La violenza psicologica dal partner attuale sarebbe in calo rispetto al passato (dal 42,3% al 26,4%) (www.istat.it/it/archivio/161716). Una maggiore consapevolezza da parte delle donne renderebbe queste più sicure nello sporgere denuncia o nel parlare con qualcuno dell’incubo vissuto, senza timori e vergogna. Spesso c’è la tendenza a sminuire e giustificare o non si capisce cosa definire realmente come violenza in quanto questa ha diverse sfaccettature.
Il video si conclude con l’aggressore bloccato da una barriera invisibile che rappresenta simbolicamente il momento in cui la donna decide di reagire e di affidarsi alle organizzazioni di sostegno pronte ad aiutare le vittime.

Di seguito alcuni link utili correlati all’iniziativa:
https://www.youtube.com/watch?v=9Uq6AUWQTB0
www.victimsupport.org.uk
www.ncdv.org.uk

 

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