Buon compleanno a Claudio Coviello, primo ballerino del Teatro alla Scala

di Nives Canetti
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Oggi 31 dicembre compie gli anni Claudio Coviello, primo ballerino scaligero, uno dei principali artisti italiani a livello internazionale. Danzatore sensibile, discreto, profondo nell’approccio ai ruoli, interessato più alla danza che al mondo mediatico fine a sè stesso, Claudio ha costruito una carriera di grande spessore e tutti noi gli auguriamo un futuro pieno di altri grandi successi e di riconoscimenti personali.

Nato a Potenza, si trasferisce a Roma nel 2002, dove inizia gli studi presso la Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera diplomandosi nel 2009. Nel 2010 entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Nel dicembre 2012 viene nominato Solista. Debutta nel ruolo di Albrecht in Giselle, ruolo che resterà uno dei suoi preferiti nel tempo (memorabile la sua partnership con Vittoria Valerio) e dal dicembre 2013 è Primo Ballerino del Teatro alla Scala.

Da allora il suo repertorio si è allargato sempre di più spaziando attraverso i mondi di tantissimi coreografi, mostrando una grandissima versatilità artistica, tecnica ed interpretativa. È un raffinato interprete dello stile di Nureyev di cui ha danzato il Lago dei Cigni con Natalia Osipova, la Bella Addormentata di Nureyev, Schiaccianoci, Don Chisciotte con Tamara Rojo, la Bayadère ma anche l’assolo preziosissimo di Manfred. E poi lo troviamo protagonista dei principali coreografi moderni: da George Balanchine in Rubies, Emeralds e Symphony in C, Roland Petit con Jeune Homme et la Mort, Le combat des anges e il Quasimodo di Notre-Dame de Paris, Verdi Suite, Le Corsaire e Sylvia di Manuel Legris, Bella Figura di Jiri Kylian, e poi Wayne MacGregor con Woolf Works e Afterite+ LORE, William Forsythe nei recenti Blake Works 5, Heinz Spoerli in Cello Suites e Goldberg variationen, Hans Van Manen con Sarcasmen, Serge Lifar con la Mazurka di Suite en blanc. È un meraviglioso Spectre de la rose di Fokine ruolo in cui era emerso nel 2011 e di cui si è vista una raffinata evoluzione nel 2021.

Ma grazie anche al lavoro con il maître étoile Massimo Murru, i ruoli in cui emerge di più la danza di Coviello, intensa e piena di sfumature interpretative, sono i grandi balletti drammatici del ‘900:  in coppia con Emanuela Montanari, anche lei grande tragediènne, ha interpretato un appassionato Des Grieux nell’ Historie de Manon di MacMillan e Armand Duval nella Dame aux camélias di John Neumeier, è Romeo nella versione di Romeo e Giulietta di MacMillan con tante partner, tra cui i debutti di Martina Arduino e Agnese di Clemente, ed è un lirico e straziato Lenskj nell’Onegin di John Cranko.

Ha ricevuto molti premi: Premio Danza&Danza come artista emergente per la stagione 2011. “Danzatore italiano dell’anno” nel 2013 nella 41° edizione di “Positano premia la danza – Léonide Massine”.  Unico italiano ad essere candidato al Premio Benois de la Danse 2014, si è esibito sul palco del Teatro Bol’šoj. Riceve il premio Danza&Danza 2019 nella categoria Migliori interpreti dell’anno.

Auguriamo con affetto a Claudio un felice compleanno in attesa di vederlo in scena alla Scala come Franz nella Coppélia di Alexei Ratmansky il 13 gennaio.

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1 commenti

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Maria Carla Palmieri 4 Gennaio 2024 - 23:45

Meraviglioso balletto con una splendida coreografia ed altrettanto splendidi costumi!Ci era mancato Danza con me il primo gennaio,abbiamo in parte recuperato.

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