Una fiaba senza tempo, che da sempre incanta e fa sognare grandi e piccoli, proprio perché di un sogno si tratta: stiamo parlando di Cenerentola, presentata dal Ballet of Moscow (compagnia privata di balletto russa, ormai da anni conosciuta per le sue tournée europee), che il 22 dicembre farà tappa a Torino, al Teatro Alfieri, e che, pur non essendo il balletto natalizio per eccellenza, aggiunge pur sempre un po’ di magia all’atmosfera delle feste.
Seguendo piuttosto fedelmente la fiaba di Charles Perrault, anche la trama del balletto descrive Cenerentola, dolce e remissiva, costretta, dopo le seconde nozze del padre, a vivere al servizio della matrigna e delle due sorellastre. Un giorno una fata travestita da vecchietta bussa alla loro porta: le sorellastre Arabella e Araminta e la matrigna, impegnate a prepararsi per un sontuoso ballo al castello del principe, la cacciano in malo modo. Solo Cenerentola si preoccupa di aiutarla con una piccola elemosina. Una volta partite le tutte e tre, la mendicante ritorna e, levato il travestimento, si rivela come fata madrina di Cenerentola e ricambia la sua elemosina con un incantevole abito da sera che le permetterà di partecipare al ballo al castello. La magia svanirà però allo scoccare della mezzanotte, quando tutto tornerà come prima. Al ballo Cenerentola, misteriosa e bellissima, conquista tutti, e in particolar modo il principe, che si innamora di lei perdutamente. Ma i rintocchi dell’orologio li dividono e Cenerentola fugge via, perdendo una scarpetta di cristallo, che il principe innamorato proverà a tutte le ragazze del regno, fino a quando non avrà ritrovato la sua adorata principessa.
La partitura del balletto fu composta da Sergej Prokofiev e debuttò al Teatro Bolshoi di Mosca nel 1945. Nella musica il compositore sottolinea in modo particolare l’amore poetico fra Cenerentola e il principe, differenziando il carattere dolce e sognatore della protagonista da quello del padre, della cattiva matrigna, delle capricciose sorellastre e del giovane e bel principe, in modo da coinvolgere attivamente lo spettatore negli stati d’animo che caratterizzano le vicissitudini dei differenti personaggi, i quali acquistano così un rilievo interessante.
La danza è gioiosa, frizzante, vivace e il Ballet of Moscow presenta un’originale visione di Cenerentola che la fa vivere in una dimensione quasi onirica, complici in ciò le scenografie, che trasportano lo spettatore e i personaggi in un’atmosfera irreale e sospesa: anche la scarpetta scompare e il principe, invece di cercare la fanciulla in grado di calzare quella scarpetta di cristallo va in cerca di una ragazza dal piede puro, non a caso nella danza simbolo estetico per eccellenza e punto di forza imprescindibile per ogni danzatore.
Crediti fotografici: Filippo Venturi