E’ ritornata la bella danza all’anfiteatro di Benevento, occasione voluta da Beatrice Rana e Carmen Castiello, rispettivamente direttrice artistica dell’Orchestra Filarmonica sannita e collega del Balletto di Benevento. Un sodalizio giunto all’ottava edizione di un’estate a tinte musicali e coreutiche in onore di Chopin, compositore sviscerato trasversalmente negli spartiti e sulle punte.
Accanto ai primi ballerini ospiti Anbeta Toromani ed Alessandro Macario si è scoperto il piano di Giulia Falzarano, diciassettenne prodigiosa che ha incantato il Teatro romano e gli artisti in scena. La stessa Anbeta ha ammesso di essersi emozionata per la raffinatezza e l’eleganza riscontrata insieme al suo partner Alessandro Macario in una bellissima serata di danza e musica, quanto mai a braccetto.
Ma scorgiamo il programma scelto per l’occasione, eterogeneo ma con il filo conduttore che ha accompagnato tutti ai piedi di Chopin: si è partiti con il quintetto d’archi dell’Ofb impegnato nel famosissimo “Notturno” op. 9 n. 2 in mi bemolle maggiore. Senza dimenticare l’esecuzione di Giulia Falzarano nel “Notturno” op. 48 n. 2, voluta fortemente dalla direttrice artistica Beatrice Rana, sostenuta in questa ottava stagione dell’Ofb dal contributo del Ministero della Cultura e della Regione Campania, con il patrocinio morale del Comune e della Provincia di Benevento ed in partnership con l’Università degli Studi del Sannio.
E poi una serie di pas de deux ispirati alla vita del famoso musicista ed alle sue opere dedicate al balletto: la “Chopiniana”, liberamente ispirato al balletto di Michel Fokine del 1907 con interpreti Mirko Melandri e Natalia Alessandra Caliendo; “Chopin e George Sand”, l’intenso e complicato rapporto tra Chopin e la eccentrica scrittrice e giornalista con le coreografie di Alessandro Amoroso e gli interpreti Giselle Marucci ed Alessandro Amoroso stesso.
In scena anche “Chopin nella Signora delle camelie”, un passo a due liberamente ispirato alla coreografia del balletto di John Neumeier ed ai protagonisti del romanzo Alexandre Dumas figlio, con interpreti Mirko Melandri ed Ilaria Mandato, solista del Balletto di Benevento ed infine il “Notturno” opera 9 n.2, interpretato dai primi ballerini ospiti Anbeta Toromani ed Alessandro Macario autori della coreografia.
“In questa seconda nostra collaborazione con il Balletto di Benevento – ammette Alessandro Macario – abbiamo goduto ancora di più delle emozioni che sa regalare questo posto e, non in secondo piano, delle scelte artistiche e musicali di Carmen Castiello e Beatrice Rana. Questo su Chopin è stato uno spettacolo molto raffinato ed il pubblico lo ha apprezzato, ce lo ha dimostrato a più riprese durante l’intera messinscena.”
“La danza ha i suoi classici come la letteratura, la musica e le arti figurative – ha chiosato Carmen Castiello – Un repertorio che nasce per un’esigenza estetica, a cui si affianca la storia filosofica e letteraria della danza classica e che permette agli allievi di misurarsi con i grandi personaggi, imparando ad interpretarli al meglio. Sono fondamentali nella formazione del danzatore e nella comunicazione con il pubblico che con il tempo prende coscienza della vera essenza della danza. I classici sono i riferimenti ai quali tendere per l’evoluzione intellettuale, culturale e artistica dell’intera specie umana e nel nostro piccolo, senza presunzione, vorremmo portare questa cultura e questo messaggio alla nostra città.”