È morto nella sua casa romana ieri, 17 gennaio, il coreografo e regista televisivo e teatrale Gino Landi. Aveva 89 anni.
Classe 1933, Gino Landi, al secolo Luigi Gregori, nasce a Milano e inizia lo studio della danza grazie ai suoi genitori, entrambi artisti di varietà. Debutta dapprima come ballerino, dedicandosi in seguito alla coreografia.
Scoperto da Erminio Macario mentre metteva in scena Bulli e pupe con l’attore e comico Fanfulla, nel corso della sua carriera ha lavorato al cinema, in teatro e in tv divenendo uno dei più affermati registi televisivi e teatrali del panorama nazionale e internazionale. Importanti le collaborazioni con artisti quali Nino Rota, Ennio Flaiano, Federico Fellini e tanti altri.
Portano la sua firma le regie televisive di alcune edizioni del Festival di Sanremo, del Festivalbar e di numerosi spettacoli teatrali, fra i quali Rugantino, Vacanze romane e Aggiungi un posto a tavola.
Landi ha scritto la storia del varietà italiano, portando sul piccolo schermo balletti che hanno intrattenuto milioni di italiani grazie ai talenti delle gemelle Kessler, di Lorella Cuccarini e di Raffaella Carrà. Sue sono le coreografie di Canzonissima del 1971 con Raffaella Carrà che, in coppia con Enzo Paolo Turchi, in seguito diventato suo collaboratore, rivoluziona e scandalizza la tv dell’epoca con il balletto Tuca Tuca.
Ha curato la regia e la coreografia di molte operette al Festival dell’Operetta che organizzava il Teatro Verdi di Trieste, ma anche di opere liriche come Les contes d’Hoffmann di Offenbach, La Rondine di Puccini e Il mondo della Luna di Paisiello.
Pippo Baudo, con grande commozione, lo ricorda come “Un uomo geniale, un ballerino e coreografo veramente eccezionale. La sua preparazione artistica era notevolissima. Ho lavorato tantissimo con lui – continua Baudo, che con Landi ha collaborato anche al Festival di Sanremo – abbiamo fatto teatro e tanta televisione. Tutti i miei Fantastico erano con la regia e la coreografia di Gino Landi”.
“Ho imparato moltissimo, era un perfezionista, molto molto sfidante che ti spingeva sempre a superare i limiti” dichiara Lorella Cuccarini, che con Landi ha lavorato in Fantastico nel 1986 e in Festival nel 1987 creando per lei le sigle Tutto Matto e Io ballerò.
Il mondo dello spettacolo si stringe un’ultima volta intorno al ricordo dell’artista.