Siamo a Stoccarda nel 1960 , quando il coreografo John Cranko arriva nella città tedesca senza immaginare che questo momento gli cambierà la vita. Reduce da un grande lavoro a Londra dove però si è scontrato con difficoltà piuttosto frustranti, atterra in Germania dove dovrebbe lavorare come coreografo ospite al Balletto di Stoccarda. Invece dopo poco tempo resta come direttore stabile del balletto, diventa un beniamino del pubblico, e porta la compagnia ad essere una delle prime al mondo, realizzando lo “Stuttgart Ballet Miracle”, diventando una superstar del suo tempo.
John Cranko ha creato capolavori senza tempo pieni di pathos e di dramma, con una capacità di scrittura coreografica unica. Basti soltanto ricordare il suo Romeo e Giulietta e Onegin. E non solo: ha avuto il grandissimo merito di crescere un vivaio di giovani coreografi come Jiri Kylian, John Neumeier, William Forsythe che poi hanno fatto la storia della danza del secondo ‘900.
Il film CRANKO vuole tracciare un ritratto sensibile e commovente del grande coreografo e artista che ha plasmato il balletto in Germania come nessun altro. È un film sull’arte e la realtà, sulle persone e le loro relazioni, sull’amore e sulla morte. Nell’intento del regista Joachim A. Lang c’è la volontà di andare ad esplorare la profondità e l’emotività del balletto: nelle scene di danza, la fragile vita interiore e il potere visionario dell’eccezionale coreografo John Cranko si fondono per creare scene malinconiche piene di tenerezza. Sono scene di danza emozionanti in contrasto con la dura realtà e le costrizioni sociali degli anni ’60 e dei primi anni ’70 vissuti dallo stesso Cranko: l’apartheid in Sud Africa, la persecuzione a causa della sua omosessualità.
Sam Riley incarna John Cranko con profonda autenticità, mostrando la sua vulnerabilità ma al contempo anche il suo perfezionismo e la sua visionarietà. Il casting dei ballerini, che provengono tutti ovviamente dal Balletto di Stoccarda, è di grandissimo livello: Elisa Badenes nel ruolo della grande Marcia Haydée, Friedemann Vogel nel ruolo di Heinz Claus, Rocio Aleman nel ruolo di Birgit Keil, Jason Reilly nel ruolo di Ray Barra e Henrik Erikson nel ruolo di Egon Madsen. Le star mondiali del Balletto di Stoccarda di oggi ballano interpretando i loro modelli di riferimento di allora.
Per ora il film sarà distribuito in Germania solo nelle sale tedesche a partire dal 3 ottobre 2024, ma vista la portata del progetto e l’interesse nei confronti di una figura di rilevo mondiale nel mondo della danza si spera che a breve sia disponibile anche una versione internazionale da poter vedere anche in Italia.
Ecco il trailer della casa di distribuzione Portauprince Films: