Ci sono titoli d’opera che prevendono anche la danza, occasione per il pubblico di fruire di uno spettacolo davvero completo grazie alla potente unione tutte le arti, ma anche un’opportunità di lavoro in più, diciamolo, per danzatori e mimi. Aida è uno di questi titoli in cui a volte si vede il Corpo di ballo del teatro stesso, se presente e non coinvolto in altre produzioni, altre volte, ed è questo il caso, si scelgono artisti esterni. Il regista Davide Livermore, noto a livello internazionale con all’attivo quattro inaugurazioni consecutive al Teatro alla Scala (un record), firma qui anche i movimenti coreografici, aspetto che ha già curato in altre produzioni passate.
“L’immensa partitura di Aida si lascia leggere naturalmente come un dramma intimo prima ancora che glorioso e patriottico”. Con quest’idea il Direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti si accosta alla nuova produzione del capolavoro di Giuseppe Verdi in scena al Teatro Costanzi da martedì 31 gennaio a domenica 12 febbraio. La prima è trasmessa in diretta da Radio3 Rai. “Affronto Aida per la prima volta con il pubblico e in teatro – prosegue Mariotti – dopo averla diretta in forma di concerto all’aperto, in piazza del Plebiscito a Napoli nell’estate 2020, e pochi mesi dopo in forma scenica all’Opéra di Parigi ma a porte chiuse, con trasmissione in streaming. Entrambe le esecuzioni si svolsero in momenti molto duri della pandemia. Voglio partire dai sentimenti nascosti dei personaggi che emergono dalla musica, oltre che dal libretto, per esaltarne le innumerevoli sfumature”.
Per questo nuovo spettacolo il regista Livermore, che firma anche i movimenti coreografici, è affiancato dai suoi abituali collaboratori Giò Forma per le scene, Gianluca Falaschi per i costumi, Antonio Castro per le luci e D-Wok per i video. Il Coro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco. Aida è interpretata dal soprano bulgaro Krassimira Stoyanova, che l’ha cantata nei più grandi teatri del mondo, dalla Scala al Teatro Real di Madrid, passando per la Chicago Symphony Orchestra dove sul podio c’era il maestro Riccardo Muti. Con lei si alterna Vittoria Yeo (2, 5 e 11 febbraio). Nella parte di Radamès è impegnato il tenore Gregory Kunde, che sostituisce l’indisposto Fabio Sartori, in alternanza con Luciano Ganci (2, 5, 7 e 11 febbraio). Amneris è il mezzosoprano Ekaterina Semenchuk, anche lei grande verdiana, che ha incarnato la principessa egizia dal Festival di Salisburgo all’Arena di Verona; si alterna con Irene Savignano, diplomata di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma (recite del 2, 5, 7 e 11 febbraio). Amonasro è il baritono Vladimir Stoyanov, mentre il basso Riccardo Zanellato è Ramfis. Nella parte della sacerdotessa è impegnata Veronica Marini, in quella del Re Giorgi Manoshvili, mentre Carlo Bosi interpreta il Messaggero.
Tra le opere in assoluto più amate di Giuseppe Verdi, Aida fu commissionata da Ismail Pascià, Viceré d’Egitto, per festeggiare l’apertura del Canale di Suez nel 1870. Composta su libretto di Antonio Ghislanzoni, che sviluppa una trama abbozzata in francese da Camille du Locle su indicazione dell’archeologo Auguste Mariette, primo direttore del Museo Egizio del Cairo, l’opera fu rappresentata per la prima volta il 24 dicembre 1871 nella capitale d’Egitto. Sei settimane dopo, l’8 febbraio 1872, ebbe la sua prima esecuzione in Italia, alla Scala di Milano. La prima esecuzione al Teatro Costanzi di Roma risale all’8 ottobre 1881
Dopo la “prima” di martedì 31 gennaio (ore 20), Aida sarà replicata giovedì 2 febbraio (ore 20), venerdì 3 (ore 20), domenica 5 (ore 16.30), martedì 7 (ore 20), giovedì 9 (ore 20), sabato 11 (ore 18) e domenica 12 (ore 16.30).
Photo credit: Fabrizio Sansoni / TOR
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